Le dichiarazioni del tecnico azzurro rivelano un curioso retroscena sul centrocampista scozzese: ecco cosa è successo
Primi in Serie A, con un avvio di stagione che ha fatto impazzire i tifosi, gli azzurri di Conte sono chiamati a dimostrare di potersela giocare anche con i giganti d’Europa come il Manchester City. Tutto questo nella competizione per club più emozionante per ogni tifoso: la Champions League.
L’aria è carica di aspettative, ma mentre si sogna il colpaccio all’Etihad Stadium, mister Conte, in un’intervista a TNT Sports Football, ha raccontato con passione i retroscena dell’arrivo di Scott McTominay in Italia.
Conte e il “colpo di fulmine” con McTominay
Nell’intervista, Conte si è lasciato andare, raccontando cosa l’ha davvero spinto a voler lo scozzese a Napoli. “Lo conoscevo già, conoscevo le sue potenzialità da quando giocava con il Manchester United“, ha esordito l’allenatore.

“È nato come un calciatore del Manchester United, ma penso che in un momento della tua vita forse hai bisogno di avere una sfida diversa.” E che sfida: lasciare la Premier League per tuffarsi nell’avventura del calcio italiano, in una città come Napoli che vive di passione per il calcio, è stata una vera benedizione per la carriera di Scott.
Per Conte, portarlo in azzurro non è stato solo un colpo di mercato, ma una vera dimostrazione sul carattere del ragazzo: “Per lui è stato bello andare fuori dalla sua zona di comfort. E ha poi dimostrato di essere un giocatore fantastico“, ha continuato il mister.
Da Old Trafford al Maradona: la rinascita di Scott
Lo scozzese, dopo una stagione negativa con lo United, ha portato a Napoli la sua energia, la sua esperienza e un talento che si è rivelato fondamentale per lo scudetto azzurro dell’ultima stagione. “Non è solo un gran giocatore” ha ribadito Conte, “è una persona top, e sono molto felice e soddisfatto di lui”.

Conte, che ha sempre costruito le sue squadre su giocatori con personalità, vede nello scozzese un leader naturale, uno che non si tira indietro quando la partita si fa dura. E proprio questa sera, in vista del big match contro il City, ha bisogno del suo pupillo. Per lui, cresciuto nello United, sarà un vero e proprio derby: le aspettative sono alte, ma Scott, finora, ha sempre saputo come mantenerle.





