L’azzurro era vicino all’addio, il racconto della sua decisione e dell’importanza all’interno del Napoli: i dettagli.
Il calciomercato estivo è terminato ormai da quasi una settimana, e ora è tempo di tirare le somme ma soprattutto di scoprire i retroscena che, come di consueto, emergono alla fine di un periodo così lungo.
Il Napoli di Antonio Conte si è rinforzato parecchio, grazie agli arrivi di alcuni giocatori di livello assoluto come De Bruyne, Beukema, Lang o Hojlund. Una serie di innesto importanti che arrivano in maglia azzurra con il chiaro obiettivo di mantenere il titolo e, perchè no, fare bene anche in Champions League.
Lobotka vicino all’addio, poi la decisione di restare: il racconto
Se da un lato, però, alcuni giocatori entrano, dall’altro qualcuno è costretto ad uscire. Non è un mistero che alcuni giocatori del Napoli abbiano valutato l’addio al termine della scorsa stagione, mettendo in dubbio il prosieguo della loro avventura napoletana e prendendo in considerazione l’ipotesi di una nuova avventura.

Tra questi anche Stanislav Lobotka, ormai al suo quinto anno (quasi sesto) con la maglia del Napoli. Con 200 partite in maglia azzurra, il suo percorso napoletano sembrava sulla via del tramonto. Un addio che a molti sembrava necessario, soprattutto dopo l’arrivo di De Bruyne, e che invece alla fine non si è concretizzato.
L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza la situazione e la scelta di Lobotka di restare a Napoli.
“Riflessioni profonde e poi, come per Anguissa, la scelta di restare. Dei tre, è il giocatore più longevo: è al Napoli dal 2020 (Anguissa dal 2021). Lobo è il play moderno e perfetto che sa quando giocare da regista puro e quando da mediano vecchia scuola. Però quando il gioco si fa duro sale in cattedra”, scrive il quotidiano.





