Il danese è pronto per il suo nuovo futuro in azzurro, il suo prossimo numero di maglia potrebbe sorprendere i tifosi.
Il Napoli è vicino a chiudere l’accordo per Rasmus Højlund. Nelle ultime ore gli azzurri stanno provando a stringere per chiudere in fretta e portare l’attaccante all’ombra del Vesuvio, come riportato da SportMediaset. Al centro della trattativa anche McTominay, che secondo quanto raccolto da Ivan Zazzaroni avrebbe telefonato al calciatore per spingerlo a dire un sì definitivo ad Aurelio De Laurentiis.
Hojlund è a un passo da Napoli e nella mente dei tifosi è già scattato il toto-maglie. La suggestione è forte: assegnargli un numero che rappresenti il suo ruolo e il suo futuro con la maglia azzurra.
Numero maglia Hojlund: un’alternativa al classico 9
Il danese al Manchester veste il numero 9, che lo ha accompagnato nel corso della sua carriera anche allo SK Sturm Graz. Il numero 9 appartiene a Lukaku e risulta indisponibile, nonostante BigRom non vedrà il campo per i prossimi mesi. All’Atalanta e al FC Copenhagen U19 ha indossato il numero 17, ma anche quest’ultimo è già preso da Mathias Olivera.

Quale potrebbe essere allora il suo numero di maglia per il futuro azzurro? Un’ipotesi è il numero 18, appena liberato con la cessione di Simeone. La sua somma (1 + 8 = 9) ne fa una scelta accattivante: l’erede del 9 classico. È una piccola rivoluzione: non il nove tradizionale, ma un tributo al ruolo che Højlund si appresta a ricoprire.
Una scelta ancora più evocativa potrebbe essere il 45: numero usato da Højlund nelle giovanili del Copenhagen. Anche qui la somma dà 9 (4 + 5 = 9), ma con un legame personale e simbolico più autentico: riportare al Napoli un numero carico di identità, un filo con le radici danesi e le prime tappe della sua carriera.
Il messaggio di Hojlund: più di una maglia
Nel mondo della Serie A e del calcio il 9 appartiene a bomber affermati. Il Napoli ha il suo bomber che al momento ha bisogno di riposo, ma che tornerà a segnare valanghe di gol. Con la sua nuova scelta, Hojlund abbraccerebbe la filosofia scaramantica dei partenopei: un 18 o un 45 raccontano la sua storia e affermano che, in azzurro, il simbolismo conta tanto quanto il talento.

La scelta del numero diventa parte della narrazione: Højlund non è solo un attaccante, è un proseguimento, una promessa e merita un’identità unica. Con il numero giusto, quell’identità si costruisce sul campo e nella mente dei tifosi.





