Stadio Maradona, c’è la svolta: il comunicato del Comune di Napoli

Continua il dibattito per i lavori allo Stadio Maradona, il Comune ha preso una decisione: i dettagli.

A Napoli continua il confronto sul destino dello Stadio Diego Armando Maradona: impianto che non è solo la casa della squadra azzurra, ma anche un simbolo identitario per la città. In vista di Euro 2032, l’attenzione di istituzioni e cittadini si concentra sul futuro di una struttura che ha bisogno di un profondo restyling.

Il dibattito si divide tra due visioni: da un lato il Calcio Napoli, con il presidente Aurelio De Laurentiis che spinge per la costruzione di un nuovo stadio; dall’altro, il Comune che sottolinea come il Maradona – nonostante la necessità di interventi significativi – rappresenta un’opportunità unica per la città.

Lavori di ristrutturazione Stadio Maradona: il Comune prende una decisione

A prendere posizione è stato il consigliere comunale Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture di Napoli, che in un comunicato ufficiale ha sottolineato:

Stadio Maradona
Lavori di ristrutturazione Stadio Maradona: il Comune prende una decisione (LaPresse) spazionapoli.it

Pur con legittime perplessità sulla reale fattibilità di questo progetto, è evidente che il Maradona non rappresenta un problema, ma un’opportunità. Se il club non lo considera più una priorità, spetta alle istituzioni e alla cittadinanza valorizzarlo come polo pubblico e polifunzionale, restituendogli centralità e funzione.

Un messaggio chiaro, che ribadisce la volontà di difendere la natura pubblica dell’impianto e di farne un volano per eventi non solo sportivi, ma anche culturali, musicali e sociali. Il piano delineato da Simeone e condiviso dal Comune prevede interventi concreti e ambiziosi:

– Valutare la rimozione della pista d’atletica, avvicinando i settori al campo e sviluppando un progetto serio per l’utilizzo degli ampi spazi interni che si verrebbero a creare con il prolungamento del secondo anello e la conseguente eliminazione del primo – come, ad esempio, la realizzazione del tanto atteso Museo Maradona, centri commerciali, palestre e tanto altro;
– Riqualificare il terzo anello, oggi in condizioni critiche;
– Intervenire sulle aree esterne, inclusi parcheggi e spazi aggregativi, sfruttando la vicinanza strategica con la Mostra d’Oltremare;
– Installare pannelli acustici esterni per tutelare i residenti durante eventi serali.

Il piano del Comune di Napoli per lo Stadio Maradona

L’obiettivo del Comune è quello di trasformare l’impianto in un’area dedicata non solo allo sport, ma anche alla musica, alla cultura per garantire valorizzazione del territorio e attività per i giovani partenopei. C’è un dato che parla chiaro:

Stadio Maradona
Il piano del Comune di Napoli per lo Stadio Maradona (Lapresse) spazionapoli.it

I numeri parlano chiaro: il canone annuo versato dal Calcio Napoli (850.000 euro) non copre neanche il 30% dei costi di gestione dell’impianto. Al contrario, i soli concerti ospitati nel giugno 2025 hanno generato oltre 2 milioni di euro di entrate per le casse comunali. Una programmazione stabile di eventi sportivi – in particolare dedicati al settore giovanile – musicali e culturali può garantire sostenibilità economica e valorizzazione del patrimonio pubblico.

Nel lungo comunicato c’è anche un annuncio importate: la massima fiducia nelle istituzioni e la volontà di procedere con i lavori anche senza il Calcio Napoli:

È inutile nascondere che importanti investitori, italiani e internazionali, hanno già manifestato un interesse concreto a legarsi al Brand Napoli e allo Stadio Maradona, confermandone la rilevanza globale. Ma noi siamo persone serie: abbiamo il dovere di tutelare Napoli e i napoletani. Per questo attendiamo con attenzione gli sviluppi legati alla ZES e all’incontro ufficiale di domani con gli organizzatori di Euro 2032, che rappresenta un passaggio cruciale.

Massima fiducia nel Sindaco Gaetano Manfredi e nel Prof. Edoardo Cosenza, certi che sapranno coniugare esigenze infrastrutturali e visione strategica per il futuro dello stadio, che ricordiamo essere un bene pubblico al servizio della città.
Napoli ha le idee chiare. Il Maradona è e resterà un patrimonio della collettività e non sarà svenduto.

Laura Bisogno

Da Pozzuoli con ardore, con sangue flegreo nelle vene. Dal 2018 lavoro per Nuovevoci, un network editoriale che si occupa di calcio e sport, le mie passioni principali assieme alla comunicazione. Ho svolto due Master in Giornalismo Sportivo, uno all'Università Cattolica di Milano, che mi hanno svoltato l'approccio verso questa professione che ritengo straordinaria.
Gestione cookie