Processo morte Maradona, la figlia Dalma gela tutti: il retroscena è drammatico

Tramite una deposizione ufficiale, la figlia di Maradona racconta un retroscena terrificante sulla morte del padre.

In Argentina continua il processo per la morte di Diego Armando Maradona. Sono ancora troppi i dubbi intorno alla scomparsa del Pibe de Oro. Attualmente ben sette operatori sanitari sono imputati per presunta negligenza, ma la verità sul caso non è ancora chiara.

La primogenita della leggenda del calcio, Dalma Maradona, ha raccontato tramite la sua testimonianza alcuni retroscena decisamente strazianti sulle condizioni in cui versava il padre.

Dichiarazione shock di Dalma Maradona: “Era in una stanza che puzzava di urina”

La figlia di Maradona ha criticato aspramente l’atteggiamento e il lavoro degli operatori sanitari: secondo Dalma il padre si trovava in una stanza decisamente inadatta alle sue condizioni.

Dalma Maradona in aula
Dichiarazione shock di Dalma Maradona: “Era in una stanza che puzzava di urina” (AnsaFoto) – spazionapoli.it

Come riporta Gazzetta.it, lo scorso martedì Dalma Maradona ha descritto duramente le pessime condizioni in cui versava la stanza assegnata al padre:

“La stanza in cui si trovava mio padre era in condizioni indecenti: c’era un odore insopportabile di urina. Nessuno dovrebbe trovarsi in un ambiente del genere, tanto meno mio padre, dato il suo stato di salute”

La figlia del Pibe de Oro ha criticato l’intera equipe che si prese cura di Maradona, sottolineando tutte le menzogne da loro raccontate:

“Ci avevano promesso un’assistenza domiciliare, ma non è mai stata realmente organizzata. Ci hanno fatto credere a qualcosa che in realtà non è mai esistito. Siamo stati presi in giro in modo crudele, solo per portare avanti quella finzione”

Laura Bisogno

Da Pozzuoli con ardore, con sangue flegreo nelle vene. Dal 2018 lavoro per Nuovevoci, un network editoriale che si occupa di calcio e sport, le mie passioni principali assieme alla comunicazione. Ho svolto due Master in Giornalismo Sportivo, uno all'Università Cattolica di Milano, che mi hanno svoltato l'approccio verso questa professione che ritengo straordinaria.
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