Gasperini punge il Napoli nel corso della sua intervista all’Eco di Bergamo: sentite la stoccata a sorpresa.
Il Napoli si appresta ad iniziare la nuova stagione con uno spirito decisamente migliore a quello che ha fatto da padrone per larga parte della fine dello scorso campionato. Il club ha terminato la scorsa Serie A in una clamorosa decima posizione dopo lo Scudetto dell’anno prima, ma l’arrivo di Antonio Conte è riuscito a portare una nuova ventata di entusiasmo.
Lo scorso campionato rimane però sotto gli occhi di tutti sul come non dover gestire un trionfo eccezionale come lo è stato il terzo Scudetto della storia napoletana, il primo dopo 33 anni. Lo ha detto a chiare lettere anche Gian Piero Gasperini nel corso della sua intervista a L’Eco di Bergamo.
Gasperini punge il Napoli: c’entra lo Scudetto
Il tecnico ha sfruttato il suo intervento per descrivere la situazione di Teun Koopmeiners, con cui il rapporto sembra essersi molto incrinato. Il giocatore, come descritto dal suo allenatore, vuole solo andare alla Juventus e, di fatto, il tecnico ha dato il via libera per il suo addio. Questa situazione sembra ricollegarsi bene al successivo esempio dell’intervista relativo al Napoli.

Gasperini infatti ha spiegato bene cosa vuole dai suoi in questo inizio di campionato: “Quello che non deve succedere a noi è l’esempio del Napoli, che ha fatto una stagione straordinaria vincendo lo scudetto con venti punti di vantaggio sulle altre, e l’anno dopo non si è qualificato nemmeno per l’Europa. Io sono già carico, sui blocchi di partenza, e non vorrei trascinare quelli che stanno ancora festeggiando la stagione scorsa”.
L’allenatore non vuole quindi assolutamente nella sua squadra musi lunghi o calciatori non motivati, come conferma nelle sue successive parole: “Abbiamo bisogno di locomotive, perché fra una settimana parte lo schiaffometro: o li da o li prendi. Noi ci arriviamo in una situazione molto più difficile di quella che avremmo potuto prevedere”. Insomma, il Napoli dello scorso anno è solo un esempio negativo: non ci si può rilassare dopo un grande successo.