Il gruppo scudetto di Luciano Spalletti è ancora a Napoli: sono pochi gli azzurri che con fortune alterne si sono allontanati dal Maradona.
Il Napoli di Luciano Spalletti ha scritto una pagina memorabile di storia azzurra: tutte le compagini della Serie A battute, miglior attacco e miglior difesa, insomma, un campionato stracciato contro ogni pronostico.
Lo scudetto, atteso in città per ben 33 anni, ha scaturito emozione e festa, con la maggior parte dei protagonisti del tricolore che hanno scelto di restare sotto l’ombra del Vesuvio. Se per alcuni il futuro è già delineato, vedi capitan Di Lorenzo e Mario Rui, che con ogni probabilità chiuderanno la carriera al Napoli, per altri è ancora tutto da definire.
Su tutti Osimhen e Piotr Zielinski, due dei calciatori più centrali nel progetto Napoli, entrambi prossimi alla scadenza e su cui aleggia una nube di incertezza, che con ogni probabilità scomparira solamente tra qualche settimana.
Oltre a Minjae Kim, colonna della difesa spallettiana e miglior difensore dello scorso campionato, accasatosi al Bayerm Monaco, il Napoli ha salutato anche Tanguy Ndombelè.
Il centrocampista francese di proprieta del Tottenham, era arrivato sul finire della sessione estiva di calciomercato in prestito per ricoprire la casella lasciata vuota da Fabian Ruiz, ceduto al PSG. Qualità fisiche e tecniche fuori dalla media per l’ex Lione, pagato ben 62 milioni nel luglio del 2019 dagli spurs, ma che mai, a causa di un atteggiamento da molti definito indolente, era riuscito ad esprimere al meglio.
Caso ripetutosi a Napoli, piazza in cui il francese ha comunque contribuito al tricolore, mettendo a referto tra l’altro due goal divisi tra Champions e Serie A, senza però riuscire a registrare prestazioni costanti, alternando grandi giocate ad inspiegabili passaggi a vuoto.
Per questa motivazione De Laurentiis e la dirigenza partenopea hanno declinato la proposta di riscatto da parte del club inglese, separandosi da Ndombelè al termine del prestito annuale. Il centrocampista, fuori dai piani del Tottenham, è stato così ceduto al Galatasaray, scelto da quest’ultimo per poter disputare la Champions League.
Ad oggi, però, secondo quanto riportato dai media turchi in queste ore, il rendimento del giocatore sarebbe tutto fuorché soddisfacente. Sette presenze per il classe ’96, di cui solamente una da titolare, le restanti tra l’altro, non hanno rappresentato altro che scampoli inferiori al quarto d’ora.
A questi dati infelici, si sono inoltre aggiunte delle vicende extracampo, nello specifico quelle riguardanti le frizioni tra Ndombelè e il tecnico del Galatasaray, Okan Buruk. L’allenatore dei giallorossi non sarebbe soddisfatto della forma fisica del ragazzo, presentatosi ad Istanbul con ben sei chili in eccesso, motivo per cui, ci sarebbe una grande attenzione sulla dieta alimentare di quest’ultimo.
Nel post Bayern Monaco, sarebbe però arrivata la goccia in grado di far traboccare il vaso: al rientro in Hotel, Ndombelè avrebbe ordinato un hamburger nonostante tale alimento non fosse ovviamente presente all’interno del suo piano alimentare. Tale gesto, avrebbe secondo TMW mandato su tutte le furie Okan Buruk, che avrebbe deciso di mettere fuori rosa il polivalente centrocampista fino a quando non avrà recuperato una forma fisica idonea. Dallo scudetto in Italia ad essere fuori rosa in Turchia, il passo è stato breve… e inatteso.