“Uno scultore, l’altro pittore”, Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia la strana coppia venuta da lontano

Irresistibili. E non è solo una questione di numeri.

I 27 gol e 18 assist messi insieme da inizio stagione fanno paura, certo, ma non basterebbero a spiegare la forza d’urto di una coppia d’attacco che sta letteralmente sovvertendo le gerarchie.

Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.
Sconosciuti fino a poco fa, oggi professori di una lingua universale – quella del loro calcio – utile a guadagnarsi un posto nel mondo.

Osimhen Kvaratskhelia
Osimhen e Kvaratskhelia (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La coppia pronta a regalare il sogno

Entrambi venuti da lontano, sembra, con una missione ben precisa: conquistare l’Europa ed estasiare Napoli. Interpreti perfetti del calcio moderno, tra accelerazioni brucianti e dribbling sguscianti.

Uno scultore, l’altro pittore.
Uno poeta, l’altro scrittore.
Tutti e due capaci, all’evenienza, di vestirsi dei panni altrui.

Adesso per loro arriveranno montagne da scalare sempre più impervie: i fari puntati addosso, si sa, possono accecare. Senza considerare il rischio di rimanere intrappolati dentro ragnatele avversarie ogni giorno più fitte.

Ci sarà da confermarsi. E ci sarà soprattutto da vincere.

Perché a Napoli e ai napoletani interessa urlare di gioia per le strade, abbracciarsi e piangere.

Napoli vuole essere conquistata. Vuole perdere la testa.
Napoli non vuole svegliarsi dal sogno più bello degli ultimi anni.
Quello messo in piedi da Victor e Khvicha: finora, semplicemente, un’iradiddio.

Pierfrancesco Vecchiotti

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