Rangers-Napoli: che tipo di sfida aspetta gli azzurri?

In vista della seconda uscita stagionale di Champions League, il Napoli dovrà affrontare la difficile trasferta di Glasgow per sfidare i Rangers. Gli scozzesi non hanno iniziato al meglio la loro avventura europea: hanno subito una pesante sconfitta contro l’Ajax per 4-0, per questo motivo la sfida contro il Napoli rappresenta un primo snodo fondamentale per la qualificazione alle fasi successive della maggiore competizione europea.

Oltre alla pesante sconfitta rimediata all’Amsterdam Arena, durante l’ultimo match giocato in campionato, prima dell’interruzione per i funerali della Regina Elisabetta II, gli uomini di mister Giovanni van Bronckhorst sono usciti sconfitti per 4-0 da uno dei match più sentiti dai tifosi: l’Old Firm contro gli storici rivali del Celtic.

(Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

Nonostante le ultime uscite stagionali, è sbagliato sottovalutare la squadra scozzese vice campione di Europa League lo scorso anno, lo staff di mister Spalletti avrà tanto da lavorare e da studiare per fronteggiare sul piano tattico i Rangers di mister van Bronckhorst.

Che tipo di squadra si troverà davanti il Napoli?

Sin dall’inizio della sua carriera da allenatore con il Feyenoord, Giovanni van Bronckhorst predilige un gioco coraggioso, fatto di pressing asfissiante e ripartenze in contropiede molto veloci. Il modulo prediletto è il 4-3-3 o il 4-2-3-1, il vero punto di forza dei suoi Rangers sono senza dubbio alcuno le fasce laterali, dopo un veloce recupero palla a centrocampo grazie a giocatori muscolari come Kamara e Lundstram, gli scozzesi tendono a sviluppare la manovra sulle corsie laterali dove ci sono giocatori molto tecnici e veloci, tra questi l’inglese Danny Kent e l’americano Malik Tillman, in prestito dal Bayern Monaco.

Il giocatore più importante è senza alcun dubbio il capitano James Tavernier, il terzino destro inglese classe ’91 ha siglato 94 gol in carriera, 18 reti e 17 assist nell’ultima stagione, rivelandosi un vero e proprio asso dei calci piazzati. Tatticamente fornisce un costante appoggio agli esterni offensivi, ha un’altissima media di cross effettuati\riusciti e tende per tutta la durata del match ad occupare una posizione piuttosto avanzata, trascurando qualvolta la fase difensiva. In fase di impostazione occupa un ruolo fondamentale, ha il compito di muovere la manovra sul versante opposto con frequenti cambi di gioco oppure tentare un’imbucata per i due esterni.

(Photo by Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)

Per affrontare gli scozzesi sarà fondamentale l’apporto difensivo dei due esterni alti, specialmente l’esterno sinistro, il quale dovrà coprire le frequentissime discese offensive di Tavernier, sarà invece compito di Lobotka superare il pressing asfissiante dei centrocampisti dei Rangers grazie alle sue giocate in fase di costruzione. Difensivamente bisognerà fare molta attenzione ai cross dal fondo e ai piazzati, sui quali gli uomini di van Bronckhorst hanno numerosi elementi validi, quindi la marcatura a zona dovrà essere curata nei minimi dettagli per evitare brutte sorprese.

Giuseppe Esposito

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