Epopea De Laurentiis, i momenti chiave della sua presidenza al Napoli

Sono in pochi che, nel 2004, erano convinti che il Napoli potesse tornare, qualche anno dopo, a lottare per lo scudetto. Tra questo manipolo di persone troviamo sicuramente anche il patron Aurelio De Laurentiis, che ha saputo prendere per mano la compagine azzurra e trasportarla dalla Serie C fino alla Champions League e a un titolo italiano sfiorato per pochissimo, come ben sanno tutti gli appassionati.

Correva il mese di settembre del 2004, nello specifico il giorno 6: per la storia del Napoli non è stato un giorno come tutti gli altri, dal momento che è scomparsa la Società Sportiva Calcio Napoli, ma è nata la Napoli Soccer, guidata dal suo nuovo presidente, ovvero l’imprenditore Aurelio De Laurentiis.

Da quel momento, è iniziato un percorso particolarmente virtuoso per il club, visto che nel corso degli anni è stato in grado di toccare, uno dopo l’altro, una serie impressionante di traguardi, collocandosi in maniera continua e costante tra le compagini più forti in Italia, fino ad arrivare anche al 21esimo posto nel ranking stilato dalla Uefa, come raccontato sul blog sportivo L’insider.

Una vera e propria rifondazione

Spesso e volentieri, il vulcanico patron del Napoli mette in evidenza come, quando ha rilevato la società, non c’erano più nemmeno i palloni e le magliette. Insomma, è dovuto ripartire completamente da zero, con la squadra che, in seguito al fallimento, riuscì a ripartire dalla Serie C sfruttando il Lodo Petrucci.

Sono ben 17 gli anni di presidenza, fino a questo momento, di De Laurentiis. Per tutti i suoi collaboratori sono poche le persone che hanno un carattere e un temperamento così difficile e complesso, ma che al contempo è in grado di dimostrarsi crudo, sincero ed estremamente capace. Talvolta le sue intuizioni si sono rivelate completamente imprevedibili e dei veri e propri lampi di genio, mentre altre volte si sono perse per strada anche per dei dettagli insignificanti.

Conti in regola e continuità di risultati

È il mantra che ha sempre continuato a ripetere patron De Laurentiis. I risultati devono arrivare solo ed esclusivamente con una gestione del bilancio del club oculata e sapiente: nonostante tutto, il 50% dei tifosi del Napoli, più o meno stando ad alcune statistiche, non lo tollera.

Eppure, bisogna ricordare come l’agonia del calcio a Napoli è terminata proprio grazie al suo intervento. Il primo passo, come al solito netto e crudo come solo lui sa essere: il versamento di ben 30 milioni di euro in tribunale per fondare la nuova società e per presentare a tutta la città un progetto decisamente ambizioso, ma al contempo visionario.

La scelta che, tra le altre, si è rivelata molto importante è stata quella di affidare la gestione sportiva a Pierpaolo Marino, capace dirigente che, nel giro di pochi giorni, dà il suo contributo a un mercato improvvisato: alla prima stagione, il colpaccio della promozione al primo colpo non arriva solo perché in finale playoff l’Avellino ha avuto la meglio. Alla seconda stagione in C, le cose sono andate diversamente, la rosa era molto più strutturata e forte dell’anno prima, inserendo nell’organico dei calciatori che, in effetti, erano di categoria decisamente superiore.

La bacheca di De Laurentiis

Il patron del Napol ha saputo portare in dote, con la sua gestione, un buon numero di successi e anche di record che stanno segnando la storia attuale del Napoli. Ha vinto ben 3 Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e ha trascinato il Napoli in Champions League dopo un’assenza durata la bellezza di ventuno anni. Inoltre, Mertens è diventato recordman di reti, Higuain ha fatto il record di gol in Serie A battendo Nordahl, Hamsik ha fatto registrare il record di presenze con la maglia azzurra, senza dimenticare il record di incasso in Europa nel 2017, quando per Napoli-Real Madrid gli introiti arrivarono a toccare quasi 5 milioni di euro.

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