De Luca: “La Campania chiede massimo rigore e nessun rilassamento al Governo. Quest’anno Natale e Capodanno non esistono”

De Luca Campania – Con il suo consueto appuntamento su Facebook, in diretta, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione sul Coronavirus:

“Questa settimana faremo un chiarimento su tre temi, ovvero sui fondi europei, stato epidemia della Regione e questioni che riguardano la Campania a cominciare da alcune iniziative, come l’approvazione del bilancio preventivo 2021. Abbiamo assistito a una discussione in un dibattito parlamentare per i fondi europei. Io credo che siano motivati tutte le critiche rispetto a un modello di gestione che prevede l’impegno di decine di tecnici che dovrebbero utilizzare 209 miliardi. Rilevo ovviamente che in questa ipotesi, non solo non avremo un accelerazione dei tempi, ma avremmo una complicazione di tutti i problemi. La domanda che bisogna porsi è: perché si immagina di utilizzare i tecnici? Per accelerare i tempi di spesa. Abbiamo avuto due modelli, il modello di Genova, per quanto riguarda il ponte e il modello Napoli, le universiadi, che non viene mai ricordato. Un evento finito in 10 mesi, dove abbiamo realizzato la ristrutturazione o fatto completamente 70 impianti sportivi in un contesto di trasparenza. Perché queste modalità operative non devono diventare ordinarie? Modelli attribuiti solo a commissari? Se garantiscono velocità e trasparenza, perché non viene esteso in termini generali al nostro Paese?

La divisione del Governo in sei capitoli dell’uso dei fondi europei. Abbiamo un capitolo sotto finanziato, la sanità e c’è un capitolo assente, il turismo. Non è una suddivisione accettabile. Ci sono altre cose interne i singoli capitoli, come la previsione d’investimento dei sistemi idrici, per tutta Italia 9 miliardi di euro, una cifra ridicola. Ritengo che bisogna riflettere sulla utilizzazione dei fondi europei.

Sullo sfondo però, c’è un problema politico che per noi meridionali il problema principale: le ipotesi del Governo configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni meridionali. I fondi europei sono stati destinati all’Italia per una ragione principale, recuperare il divario nord-sud. Le risorse sono state attribuite all’Italia dall’Europa tenendo conto della popolazione delle diverse regioni, del divario del prodotto interno lordo e del tasso di disoccupazione. La gran parte di questi fondi arrivano in Italia per recuperare il divario delle regioni del Sud in termini di prodotto lordo e di disoccupazione. Il Governo ipotizza il contrario, cioè di destinare il 66% al Nord e 34% al Sud. Dobbiamo prepararci a una battaglia politica chiara e forte per evitare questo ennesimo furto.

Cercherò di promuovere un incontro con le altre regioni del Sud, per mettere in campo una risposta istituzionale forte e sollecitare tutti i gruppi parlamentari ad assumere comportamenti corretti. Sarà questa per misurare la serietà di tutte le forza politiche e anche per verificare che i parecchi ministri campani, in modo particolare, diano cenni di resistenza oppure no. Il Presidente del Consiglio ha detto che nell’attuale Governo ci sono i migliori ministri del Mondo. Vabbè, il Mondo è come uno se lo fa in testa, noi ci prepariamo a fare una battaglia.

De Luca Campania, massimo rigore

Capitolo Covid. Sento ripetere che c’è un assedio delle Regioni nei confronti del Governo per chiedere provvedimenti meno rigorosi. La Regione Campania chiede provvedimenti più rigorosi, no meno. La Campania sostiene una linea di rigore, contraria al rilassamento, all’apertura della mobilità, alle manfrine che stiamo assistendo, ai comuni grandi comuni piccoli. Dobbiamo sapere che in queste 2 settimane noi ci giochiamo il futuro del nostro Paese. Cioè decidiamo nell’arco di 10 giorni, a seconda delle decisioni che prendiamo, se ci sarà un’ecatombe a gennaio oppure no. Mi auguro che sia chiaro il problema che è di fronte al nostro Paese. Continuiamo ad avere 800-900 morti al giorno e riprendiamo la manfrina che registriamo nel periodo estivo, soprattutto dalle regioni del nord che stanno pagando oggi, il rilassamento dei mesi scorsi. Oggi abbiamo 140 ricoveri in terapia intensiva in Campania, mentre, ci sono il doppio in tante regioni del nord e del centro.

La Regione Campania è collocata sulla linea di sempre, noi vogliamo aprire tutto, ma aprire per sempre. Non aprire una settimana e poi dover richiudere per mesi. A cominciare dal 2021. Perché dobbiamo essere rigorosi? Perché siamo in guerra e siamo di fronte a un mese, quello di gennaio, decisivo per due ragioni: avremo il picco influenzale tra fine dicembre e inizio gennaio e la seconda perché se abbiamo una ripresa forte del contagio e un’esplosione dell’influenza normale, non avremo la possibilità di fare i vaccini anti-covid. Se non avremo un gennaio sotto controllo, a catena avremo problema contagio per mesi e mesi. Ecco perché dobbiamo essere rigorosi al massimo in questi giorni di festa.

Abbiamo visto scene di persone a valanga appena sono finite le zone rosse, nelle città di Milano, Torino. A questo punto possiamo anche impiccarci con le nostre mani. Dobbiamo avere coraggio di dire ai nostri concittadini che quest’anno Natale, capodanno, non esistono. Giorni di famiglia, religiosi, ma non di festa normali.

Per quello che riguarda la Campania stiamo cercando di seguire la linea di rigore. Abbiamo il problema delicato della città di Napoli, dove abbiamo ancora un migliaio di contagi al giorno. Dobbiamo essere attenti. Faccio un appello ai nostri concittadini nell’area di Napoli città e di Caserta, dove abbiamo punte di contagi più alte: dobbiamo essere più rigorosi e consapevoli. Abbiamo messo in isolamento il campo rom di Scampia. Non riusciamo ad avere dal comune di Napoli neanche un bagno chimico, anche un comune di mille abitanti riesce a mettere a disposizione un bagno chimico, mentre a Napoli se non interviene la Regione non si fa nulla.

Restiamo la regione con il dato più basso d’Italia per quanto riguarda i decessi Covid, nelle terapie intensive abbiamo 140 ricoveri e siamo alla metà dei ricoveri del Veneto, meno della metà del Piemonte e un terzo della Lombardia. Abbiamo ospitato tutti i nostri pazienti senza mandarli nelle palestra, palazzetti o messi con materassini a terra, ma con dignità nei nostri ospedali. Ormai il 90% dei cittadini che effettuano il tampone ricevono il risultato entro 24 ore con un sms sul cellulare. Siamo la prima regione d’Italia nel tempo d’attesa tra sintomi e diagnosi, ci mettiamo 24 ore. Unica Regione d’Italia. Questi sono i dati al di là delle campagne di sciacallaggio che vanno nel ridicolo.

De Luca Campania, pubblicità e riconoscimenti

Ho approvato ieri un’ordinanza per cominciare a fare filtro da questo fine settimana. Dobbiamo fare di tutto per impedire che in Campania arrivi contagio da altre regioni d’Italia del centro-nord. Siamo tornati a maggio di quest’anno. Allora noi faremo controlli rigorosi nelle stazioni ferroviarie, controlleremo la temperatura, all’aeroporto di Capodichino e approvato un’ordinanza di bloccare la mobilità anche tra i comuni e lo diciamo al Governo: siamo per il massimo rigore. È vietato l’arrivo nelle seconda case, poi dal 21 ci sarà l’ordinanza del Governo centrale sperando che non faccia passi indietro e abbia cedimenti dovuti alla demagogia delle Regioni del nord.

Devo registrare un episodio vergognoso che si è verificato in queste ore. Abbiamo registrato una campagna pubblicitaria fatta sui pullman che circolano a Napoli, dell’Istituto dei tumori di Milano, dove pubblicizzano l’istituto di Milano e dove invitano ad andare lì a fare le diagnosi. Abbiamo a Napoli il principale di istituto di cura di tumori, d’Italia, che è il Pascale. Eccellenza nazionale, europea e Mondiale. Non dobbiamo andare da nessuna parte d’Italia. Ci sono molti ospedali dell’area milanese che vivono speculando sui nostri cittadini. Se a Napoli abbiamo 140 ricoveri in terapia intensiva, mentre a Milano 700, qualcosa vorrà pur dire dal punto di vista della qualità delle nostra strutture sanitarie. Abbiamo professionisti internazionali al Pascale, a Salerno, a Pozzuoli, al Moscati di Avellino, un po’ in tutta la regione. Guardate con un po’ di disprezzo a queste campagne sulla pelle dei nostri concittadini.

Abbiamo avuto un riconoscimento, nei giorni passati, che siamo la Regione d’Italia più virtuosa per quanto riguarda l’uso e la spesa dei fondi Europei. Abbiamo approvato ieri il bilancio di previsione. Noi il bilancio di previsione lo approviamo prima che l’anno finisce e non quando finisce l’anno. Abbiamo approvato un finanziamento di 47 milioni di euro per le disabilità. Quasi 50 milioni di euro li trasferiamo agli enti d’ambito che abbiamo nei territori e ci auguriamo che questi concretizzino questi programmi. La prossima settimana presentiamo l’acquisto di 259 autobus nuovi che si aggiunge ai 380 già consegnate alle diverse aziende della Regione. A gennaio 2021 acquisteremo altri 140 e a giugno altri 105 e ci prepariamo in tempi medi ad acquistarne altri 150, uno sforzo pazzesco per consegnare autobus dopo un decennio di nulla. Il Governo precedente non aveva acquistato neanche uno. E questo servirà anche a dare una mano anche al trasporto scolastico, per il quale abbiamo già implementato le corse e siamo pronti ad aumentare quasi del 40% il numero di autobus impegnati per il trasporto scolastico.

Abbiamo stanziato un milione e mezzo circa per le polizie municipali, per la dotazione di moto. Partono la settimana prossima i lavori per una pista ciclabile per l’area vesuviana, un intervento bello per l’ambiente e il turismo. È in corso l’attività online del teatro San Carlo, del teatro Verdi. Il Napoli festival farà un omaggio a Roberto De Simone. Stiamo correndo per definire i progetti esecutivi per almeno 10 ospedali nuovi da realizzare in Campania. Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni e intanto, ripeto il mio appello: in questo periodo di Natale e Capodanno, mi aspetto il massimo di prudenza e rigore. Cerchiamo di vivere anche gli eventi festivi nelle nostra case e con i familiari conviventi. Lo so che sono limitazione dure e amare, ma anche se facciamo un pranzo con 20 parenti, mettiamo a rischio la tranquillità dei nostri cari, perché è difficile per ognuno di noi sapere chi ha avuto i contatti con chi, anche tra i nostri parenti. Limitiamoci ad avere incontri solo con i familiari conviventi e poi avremo modo e tempo per rivederci e incontrarci anche in maniera più larga. Oggi no, sarebbe un atto di irresponsabilità per noi, i nostri figli e i nostri anziani“.

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