Maglia pesante, nuovo ruolo e l’obbligo di diventare un diamante vero: il Napoli riscopre Elmas

Il Napoli nel corso di quest’atipica estate ha dovuto salutare Josè Maria Callejon. Il numero sette di Motril ha salutato la maglia azzurra dopo sette anni, 349 presenze, 82 gol e ben 78 assist. La maglia di Callejon però non è rimasta a lungo senza proprietario. L’eredità, almeno dal punto di vista numerico, è stata raccolta da Elif Elmas. Il centrocampista macedone, ex Fenerbahce, ha mostrato personalità, indossando la numero sette che era stata di Callejon e di Cavani prima di lui. Tre calciatori completamente diversi tra loro, per caratteristiche e blasone: un bomber implacabile l’uruguaiano, un automa instancabile lo spagnolo ed un diamante grezzo il macedone.

Un diamante al servizio di Gattuso

Già, un diamante grezzo. Facile giocare sul significato del suo cognome, che in italiano si traduce proprio ‘diamante’. Ma non è solo una questione lessicale. Il centrocampista, anche se, mai come in questo caso, la riduzione ad un ruolo è superflua, ha mostrato di essere un gioiellino già nel corso della scorsa stagione. Elmas si è dimostrato un’arma molto potente soprattutto dal punto di vista tattico: può giocare mezz’ala nei tre di centrocampo, esterno in caso di centrocampo a quattro, ala nel tridente d’attacco e anche come punta di raccordo in un attacco a due.

Tutto ciò si è visto molto chiaramente in questa partita, quando è subentrato al capitano, Lorenzo Insigne, costretto ad uscire per infortunio dopo poco più di venti minuti. Gattuso, piuttosto che schierare Politano, un’ala così come Insigne, ha preferito il jolly Elmas, che gli garantiva anche più lavoro a sostegno della mediana composta da Fabiàn e Zielinski. Nel corso della partita contro il Genoa, il macedone ha sciorinato tutto il suo repertorio al completo: grinta in fase di interdizione, strappo in contropiede, dribbling nello stretto ed efficacia sotto porta.

Nel corso di questa stagione, fisiologicamente, il minutaggio di Elmas in maglia azzurra aumenterà. Starà a Gattuso riuscire a tagliare nel modo migliore questo diamante grezzo, per fare in modo che possa accecare tutti con la sua brillantezza. Elmas, dal canto suo, dovrà farsi trovare pronto quando sarà chiamato a fare il salto di qualità che la maglia che veste gli impone. Sono gli onori e gli oneri della maglia azzurra numero sette.

NICOLAS IANNONE

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