Gattuso: “Domani Insigne ci dirà se è al 100%, altrimenti non giocherà. Senza pubblico abbiamo un vantaggio, ma non è calcio”

Buonasera amici di SpazioNapoli e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Alla vigilia di Barcellona-Napoli, il tecnico azzurro parla dal Camp Nou in compagnia di David Ospina.

“Dobbiamo fare una grande prestazione tecnica e tattica, forse non basterà, affrontiamo una grandissima squadra, dobbiamo fare una grandissima partita per uscire con un risultato positivo”.

Lorenzo si è allenato al 100%, voglio sentire dalla sua bocca se si sente bene. La decisione è sua, mia e dei dottori, se non starà al 100% non scenderà in campo.

Lozano? Non è cambiato nulla, il ragazzo dopo il lockdown ha lavorato duramente, ha esaudito le mie richieste e ha avuto più minutaggio, ha caratteristiche diverse dai nostri attaccanti, attacca gli spazi ma se vuoi giocare un calcio palleggiato ci vuole tempo. Il problema non è il calciatore, è come vogliamo sviluppare il calcio di questa squadra.

Il calcio non è quello che abbiamo fatto ora, bravi a far ripartire la macchina ma questo non è calcio. Abbiamo giocato 12 partite, due di Coppa Italia, non so chi ha avuto più vantaggi, noi tanto stress e tanta fatica. La fortuna nostra è aver raggiunto l’obiettivo, molte partite le abbiamo fatte con il freno a mano tirato e non mi è piaciuto. I numeri dicono che nelle 12 partite finali siamo migliorati sul possesso. So cosa voglio proporre, non mi sono mai creato il problema di essere difensivista. Da calciatore ho fatto cose importanti, con caratteristiche diverse rispetto a quello che voglio ora.

Il pubblico è il calcio, senza non è calcio. Il pubblico fa parte del contesto del gioco, a noi domani dà un piccolo vantaggio rispetto a sentir cantare novanta mila persone. Per la mentalità che hanno non aver ancora vinto nulla dà più forza al Barcellona. Quando ti abitui a vincere vuoi sempre vincere, ho letto tante barzellette sul Barcellona. È composta da grandissimi giocatori e dei giovani spettacolari. Abbiamo tanti ragazzi giovani, per loro è un percorso, esperienze da vivere. È quel vissuto per cui un calciatore se vuole diventare forte deve passare, domani non deve essere una partita da temere, ma bisogna godersela e giocarsela.

Loro ogni partita fanno il 70%, sono a loro agio con il pallone, fanno una pressione ultra offensiva, dobbiamo essere bravi. Bisogna giocare bene tatticamente e tecnicamente, ragionando con e senza la palla. Se pensiamo di andarli a prendere altri, hanno qualità, bisogna rispettarli e capire cosa ci fa meno male. Il Barcellona non è una questione di numeri, è metodologia, è il modo di tenere il campo, l’importante non è se gioca a 3 o 4, per come tengono il campo, per come ti possono mettere in difficoltà, il problema non è il modulo. Vederli giocare è uno spettacolo, fa bene al calcio.

Dal canale ufficiale del Barcellona:

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