FIGC, Salini: “Ripresa Serie A? Si può fare. Ho lavorato con Insigne, ci ha fatto divertire”

RIPRESA SERIE A – A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto il professor Vincenzo Salini, membro della commissione medico-scientifica della FIGC.

“Dopo tanta difficoltà, ora dal punto di vista medico il percorso è sicuramente in discesa, ci sono condizioni cliniche ed epidemiologiche che ci fanno pensare che il virus stia scemando. Il Professor Zangrillo, mio collega al San Raffaele, si è esposto in maniera molto importante negli scorsi giorni. Credo che il campionato possa finire, le squadre sono organizzate. Rimane il problema in caso di isolamento con il nuovo positivo.

Con un contagiato si ferma tutto? Se si dovesse fermare più di una squadra sì, con una sola probabilmente ci sarebbe ancora lo spazio per concludere, ma queste decisioni non spettano a me. L’umore in commissione? Dal punto di vista medico nel periodo più difficile ci sono state voci discordanti sull’idea di riprendere, ma dalla prima riunione nella quale è stato presente Gravina c’è stato un cambio di direzione, già ad aprile il presidente ribadì la ferma idea di voler finire il campionato. Questo per noi è stato uno stimolo. Rivedere il punto del protocollo dei 14 giorni di quarantena? Stiamo cercando di capire come evolve la situazione, nelle ultime riunioni ci siamo occupati soprattutto dei protocolli per il calcio femminile e i dilettanti. La carica virale è comunque molto più bassa, quindi nel tempo la regola potrebbe cambiare.

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Cos’è successo al virus? Non lo sappiamo. Presumibilmente l’effetto termico ha influito perché i coronavirus durante l’estate riducono la virulenza, o magari il virus è mutato, o anche entrambe le cose. Al San Raffaele non abbiamo più in pronto soccorso pazienti da terapia intensiva. I malati ci sono ma sono meno gravi, quindi la presenza del virus nei positivi è più bassa, dunque anche la possibilità di infettare è minore. Il test salivare sicuramente risolverebbe tanti problemi per il calcio, perché una delle criticità del protocollo è proprio il reperimento dei tamponi. Con la Serie A e il Dottor Nanni c’è feeling, stiamo cercando un ente terzo che faccia i test a tutte le società.

Brindisi per la ripresa? Lo farò sicuramente, sono un simpatizzante della Juventus e ho avuto Sarri, con cui sono in ottimi rapporti, come nostro allenatore qui a Pescara, sono contento che si riprenda a giocare. Ho avuto anche il piacere di lavorare con Insigne e Immobile al Pescara, Lorenzo aveva poco più di 18 anni e ci ha fatti veramente divertire”.

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