Maggio: “Napoli unica al mondo, devi sentirla. Insigne un fratello minore, Hamsik un amico vero. Sarri? Un maniaco”

Christian Maggio, ex azzurro, si è confessato in un’intervista rilasciata al portale Gianlucadimarzio.com:

Gli ultimi anni a Napoli non sono stati facili. Avevo perso fiducia e voglia. Volevo tornare in Veneto e trovare una piccola squadra con cui divertirmi”.

Com’è nata la trattativa con il Napoli?

 “Ero in vacanza e lessi della trattativa su un giornale. Chiamai il direttore Marotta che mi confermò tutto. Inizialmente ero titubante. Io e la mia compagna eravamo intimoriti. Napoli è una città unica al mondo. Devi imparare a sentirla, conoscerla. E’ diventata la mia seconda casa

Le prime due persone fondamentali sono state Pierpaolo Marino e Paolo Cannavaro. Hamsik Era molto simile a me. Per tanti anni abbiamo condiviso la stessa camera. E’ un amico vero. Insigne? Come un fratello minore. Ama Napoli in modo viscerale

Benitez è un vero manager. A me piaceva tantissimo. Crede molto nella famiglia e spesso ci lasciava giorni liberi per stare con i nostri cari. E’ lontano dall’idea di calcio che si ha in Italia”.

Poi gli anni con Sarri: “Era l’opposto. Un vero maniaco del lavoro. Tutto deve avere un senso e una logica. Era complicato stragli dietro. Ha stravolto il nostro metodo di allenamento e il modo di giocare”. Il ricordo più bello in maglia azzurra? La vittoria in Coppa Italia contro la Juventus. Quella sera avremmo vinto contro chiunque.

Fiorentina-Napoli? E’ stato detto che a Firenze successe qualcosa di strano, ma non è così. Fu una giornata storta. Ne accadono tante nel calcio. Quel giorno eravamo spenti. C’era qualcosa che non andava. La squadra non riusciva a rispondere positivamente agli eventi”. Sull’addio: “A Napoli ho lasciato il cuore”.

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