Trent’anni fa la Coppa Uefa. Ferlaino e Bianchi a Canale 21: “I napoletani la nostra arma in più”

Il 17 maggio di trent’anni fa a Stoccarda si scriveva la storia: il Napoli diventava campione d’Europa, portando a casa la sua prima Coppa Uefa. 2-1 in casa, 3-3 al ritorno, in terra tedesca.

A guidare questa squadra da fuori c’erano il presidente Ferlaino e mister Bianchi. I due sono intervenuti a Super Sport 21 su Canale 21, nel corso della presentazione della rassegna “Montedidio racconta”, nell’ambito della quale rientra lo spettacolo “Il Cielo Sopra Stoccarda”.

Ferlaino racconta così: “Ricordo tutto con enorme piacere. Bellissimo quando arrivammo all’aeroporto per tornare a casa, c’erano tante bandiere e tanti tifosi napoletani che con quel successo si stavano prendendo una bella rivincita contro le angherie dei tedeschi. La soddisfazione più bella di tutte”.

Queste, invece, le parole di Ottavio Bianchi: “L’entusiasmo della gente di Napoli, che non ci ha mai fatto mancare il loro affetto ed è stato il filo conduttore di tutto il nostro percorso. Cosa è cambiato adesso? Mi sembra davvero strano sentire di questa disaffezione del pubblico, io non ci sono più stato al San Paolo ma l’hanno raccontato anche a me. Bisogna capire quali sono gli obiettivi, se sono di sopravvivenza o di vittoria. Il segreto per vincere? Una buona società, buoni giocatori e un buon allenatore. Il pubblico c’è già. Il nostro segreto? Avevamo fame, in squadra c’erano molti giocatori napoletani e questo secondo me incise tanto. Il calcio a Napoli è anche un fatto sociale, perciò se non coinvolgi le persone del posto, i napoletani veri, forse si perde un po’ il polso dell’ambiente che ti circonda”. 

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