Karnezis, il baluardo ‘no social’ nella serata amara del San Paolo

Non un profilo Instagram, non un cinguettio su Twitter e neanche una pagina Facebook. Farebbe notizia anche solo questo piccolo dettaglio in un mondo che sui social ormai imposta la propria vita in tutti i campi: da quella privata al mondo del lavoro. Orestis Karnezis, classe 1985,  forse è uno dei pochi giocatori di calcio a non essere anche un ‘profilo social’ eppure oggi il portiere del Napoli gli elogi se li meriterebbe ovunque vista la prestazione di ieri.

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Match

Il fatto che il migliore in campo sia proprio il portiere la dice lunga sull’andamento della gara. Il Napoli ha staccato la spina per due turni di campionato, prima ad Empoli e poi ieri contro il Genoa, passando in vantaggio e facendosi riacciuffare nonostante la superiorità numerica praticamente per tutto il match. Soprattutto, come detto in precedenza, negli undici solo due giocatori superano il 6: il primo è Mertens, autore del suo gol numero 104, e il secondo è proprio Karnezis. Due opposti: un attaccante e un portiere, la poppa e la prua del Napoli di ieri che ha galleggiato al San Paolo con la testa già a Londra.

Fiducia ripagata

Ancelotti a sorpresa ha deciso di mandarlo in campo e il greco non solo ha risposto presente ma ha evitato una figuraccia alla sua squadra facendo almeno tre parate decisive, mentre nulla invece ha potuto sulla rete di Lazovic. Una bella prestazione in una serata amara: “Per un portiere non è mai facile, però cerco di lavorare sempre. Ho degli ottimi preparatori, poi quando il mister vuole sono sempre a disposizione”, queste le sue dichiarazioni al termine del match: profilo basso, e lavorare, chapeau.

Jessica Reatini

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