Libero, il direttore: “‘Vesuvio lavali col fuoco’ solo uno scherzo da stadio, giusto non sospendere le partite”

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Pietro Senaldi, direttore di Libero:

“Le partite non devono essere sospese? Un conto è la violenza, un conto sono i cori. Io non frequento gli stadi da decenni, ma quando li frequentavo c’erano sempre i cori. Le partite sono state sempre giocate. Non credo che questo divieto che è stato introdotto abbia ridotto la violenza o sia servito a far progredire il calcio. Il calcio deve uscire dalle proprie ipocrisia. Una partita si è giocata con i morti dell’Hysel. Ritengo che se uno se sente un coro e si ferma, mette in mani ai tifosi la sorte di un campionato.

L’Inghilterra, che aveva dei problemi più gravi dei nostri, non ha adottato questa strategia per uscirne. La strategia da adottare sia quella di individuare i responsabili, visto che ci sono le telecamere, li si arresta e non li si fa più venire allo stadio. In Inghilterra ci sono le carceri negli stadi.

Lavali col fuoco” coro da stadio? Credo che non stia al calcio educare gli esseri umani. Credo che da sempre ci sono stati dei cori da stadio. Una cosa sono i cori, un’altra è la violenza. Se uno non può dire ‘arbitro cornuto’ nemmeno allo stadio, diventiamo una società proibizionista. Non voglio che lo stadio diventi una zona franca, ma non voglio che si pretenda da parte di chi va allo stadio un comportamento migliore da quello che uno ha nella sua vita normale, dove può capitare di mandare al diavolo qualcuno”.

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