Come il giorno di un esame, un esame di maturità


“Domani è un test importante, si decide la qualificazione. Dobbiamo avere la consapevolezza di essere arrivati fino in fondo. La torta è stata fatta, vediamo di piazzare la ciliegina in cima”.

Così Carlo Ancelotti ha descritto ieri in conferenza stampa la gara di questa sera in programma ad Anfield. Un “test importante”, una definizione comunemente usata in una gara di questo calibro. Ma il caso specifico ci dice che stavolta il valore è maggiorato. Per gli azzurri il passaggio del turno avrebbe un significato molteplice: non è solo un test importante, lo sa anche Ancelotti, che però è tenuto a non caricare eccessivamente i suoi.

Quello di stasera è un vero e proprio esame di maturità, che decreterà o meno il tanto ricercato passo in avanti, perlomeno in campo europeo. Superando un girone del genere, il Napoli avrebbe una dimensione diversa, che negli scorsi anni ha cercato e ricercato, scontrandosi sulle dure leggi di questo gioco più di una volta.

Sarebbe la grande rivincita verso la beffarda eliminazione con 12 punti a favore di Borussia Dortmund ed Arsenal, sarebbe la conferma che il predominio della Juventus in campionato non può continuare a tappare le ali a questo Napoli.

Sarebbe una promozione a pieni voti, e con tutte le ansie che un esame porta nelle ore precedenti a chi lo deve sostenere, il popolo azzurro è in attesa dell’inizio. Quali domande mi farà il professore? Reggerò l’ansia? Il mio discorso sarà all’altezza?

Tutte le risposte, nella magica notte di Anfield.

A CURA DI
ALESSANDRO CANGIANO

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