Inglese: “Che emozione mettere piede al San Paolo, trasmette qualcosa di speciale. Voglio capire se sono all’altezza”

Roberto Inglese ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del Napoli:

“Era il 31 agosto 2017, ero a casa sul divano dopo l’allenamento. Mi chiama il procuratore per andare a firmare con il Napoli. Vivevo in un piccolo paesino a Foggia, poi a 6 anni mi sono trasferito a Vasto. Giocavo sotto casa, un addetto ai lavori mi disse se volevo allenarmi con lui. Andai, appena finì l’allenamento mi fece firmare il cartellino. Non pensavo di arrivare in A né a Napoli. Abbiamo giocato a marzo al San Paolo, già il tragitto per arrivare allo stadio trasmette qualcosa di speciale. Già nei quartieri e nei bar vedi la gente che aspetta di andare allo stadio. Quando ho messo piede dentro, ho provato un’emozione bellissima, il goal di Diawara l’hanno fatto i tifosi. Il sogno più grande era quello di diventare calciatore, mi ritengo fortunato. Quello al Napoli è un grande salto, non vengo qui a far proclami, è una dimensione diversa rispetto a quella da cui vengo. Cercherò di capire se sarò all’altezza e lo farò con serenità”. 

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