Jorginho leader: “Dobbiamo portare qualcosa del Napoli in Nazionale. Scudetto? Scontro diretto molto importante”

Il centrocampista del Napoli, Jorginho, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano rilasciando interessanti dichiarazioni su tanti temi legati alla Nazionale e al Napoli. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

Dovremo fare gruppo e da quello ripartire. Siamo tutti giocatori importanti, poi servirà del tempo. Scudetto? Dobbiamo dimenticare il campionato, quando siamo qui, e concentrarci per queste gare. Lo scontro diretto sarà molto importante, ma ci sono molte partite da giocare dove tutti cercheranno di fare il meglio.

Italia e non Brasile? Non ho nessun rimpianto, questo paese mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno, di diventare un calciatore. Ci tenevo tanto, poi non arrivava questa convocazione e allora veniva fuori il discorso del Brasile, un po’ ci pensi, ma non ho nessun rimpianto. Fare la storia solo per il gioco e non per le vittorie? Essere ricordati solo per il gioco non è semplice, sarà il tempo a dirlo. Stiamo facendo divertire molta gente, non so se saremo ricordati comunque. Essere belli e vincenti sarebbe la cosa perfetta. Non si riesce sempre, ma dobbiamo credere ognuno nella propria idea. A Napoli crediamo in quella idea di gioco, speriamo di vincere, anche se non è detto. Vogliamo fare il meglio possibile.

Centrocampo a tre? Mi trovo bene, abbiamo giocatori di qualità e caratteristiche per giocare un bel calcio. Sinceramente credo che per me la mediana a tre sia la migliore, ma se devo giocare a due cerco di adattarmi velocemente a ciò che mi chiede il tecnico. Mancato impiego nella gara d’andata con la Svezia? Se ci dev’essere un rimpianto non dev’essere mio. Quando sono stato chiamato ho cercato di farmi trovare pronto. Certo, mi dispiace troppo per quello che è successo, avrei voluto dare una mano in più, ma non è stato per colpa mia. Noi ci credevamo molto, ce la potevamo fare. Credo che abbiamo dato tutto, abbiamo avuto anche le occasioni, purtroppo non siamo riusciti a concretizzare. C’era tanto entusiasmo, intravedevamo un’opportunità. Ora dobbiamo pensare al futuro.

Con l’Argentina sarà una gara molto importante, quando giochi contro le nazionali di un certo livello sono comunque opportunità importantissime per noi, per capire dove siamo, cosa dobbiamo migliorare e crescere. Vogliamo essere positivi e credere molto in quello che stiamo facendo in questi giorni. Cutrone e Chiesa? Li vedo molto sereni, anche dal gruppo, giovane. Loro si conoscevano da un po’, dalle giovanili, quindi si stanno sentendo a loro agio. L’importante è avere fiducia in loro. Giocare con Verratti? È molto facile, è un giocatore di qualità. E quando c’è quella, diventa tutto più facile e si può coesistere.

Di Biagio ci ha chiesto di divertirci con la palla, non avere paura. Credo abbia ragione. Tra qui e Napoli non cambia molto, perché giochiamo in una maniera simile. Ognuno di noi deve portare qualcosa del suo club per aggiungere cose positive alla nazionale. Dovremmo portare il gioco, la palla a terra, se riusciamo a fare questa cosa sarebbe importante.

Higuain? Nel calcio vai e vieni, alle volte rimani più in contatto con alcuni, altri no. I buoni rapporti rimangono sempre. Io rigorista? Non ne abbiamo parlato. La mia crescita al Napoli? Non dobbiamo mai accontentarci, ho sempre voglia di migliorare. Quando stai crescendo e pensi di essere arrivato, scendi. Ascolto molto, i miei compagni e lo staff. C’è da imparare da tutti“.

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