Le pagelle di Napoli-Lazio: Callejon infinito, Jorginho e il suo calcio. Zielinski spacca la partita, Hysaj e Mario Rui…

Reina 5,5:  Sul gol lampo di De Vrij ha più di una responsabilità. L’olandese è troppo libero in area e la deviazione trae in inganno, ma Pepe non trova la giocata giusta in uscita.

Hysaj 7: Sulle fasce passa tanto della partita a scacchi tra i due tecnici, nel primo tempo bada soprattutto al contenimento. Nella ripresa surclassa Lulic e Lukaku, in sequenza, togliendo letteralmente il fiato ai suoi avversari.

Tonelli 6,5: Stopper alla vecchia maniera, un profilo che nella rosa azzurra può ritagliarsi il giusto spazio. Ci mette tanta sostanza, conquistando sicurezza giocata dopo giocata.

Koulibaly 6: Nel primo tempo soffre fin troppo per le sue, immense, qualità. Alla lunga impone la sua legge, senza eccezioni. Sempre essenziale in uscita.

Mario Rui 7: L’ennesimo step di una crescita importante. Parte a bassi regimi, complice anche il ritmo degli uomini di Inzaghi, poi riesce a mettere in campo tutte le declinazioni del suo gioco. Efficacissimo in uscita e costante nella ricerca del fondo, il goal di Zielinski è sostanzialmente suo.

Allan 6,5: Tanto piglio, volitivo, nella lotta per ogni zolla contro Milinkovic Savic e compagni è un dovere. Primo tempo sofferto, soprattutto dal punto di vista fisico. Nella ripresa gli avversari invertono la marcia, lui no. E al triplice fischio la contesa pende tutta dalla parte dell’ex Udinese.

Jorginho 7,5: Con l’undici di Inzaghi compatto dietro la linea della palla le linee di passaggio sono in discussione,  le contingenze impongono la giocata in verticale e l’italo-brasiliano prima traccia il corridoio per Insigne, poi pennella per il pari di Callejon. Nella ripresa replica sovrastando alla distanza i dirimpettai sciorinando 45′ di calcio allo stato puro, un gigante in mezzo al campo.

Hamsik 6: Nel primo tempo la Lazio mette in campo tutto e anche di più. E in una lotta senza quartiere a metà campo con le linee di passaggio ridotte al lumicino non riesce a lasciare il segno. Esce per un problema fisico.

(Dal 45′ Zielinski 7: Impatta sulla gara al meglio. Passo, imprevedibilità a spezzare gli equilibri avversari. Il gol è fortunoso, l’assist per Mertens no. )

Callejon 7,5: Il movimento con cui griffa il centro numero 9 in stagione è classico, letale al solito. Così come lo spunto che propizia l’autorete di Wallace che vuol dire sorpasso. Un pendolo che oscilla all’infinito garantendo qualità e quantità.

(Dall’80’ Rog sv.)

Mertens 7: I postumi di un trattamento non proprio di favore al Vigorito si sentono, una base non eccellente su cui impostare una gara ostica dalle parti di Strakosha. Il belga si batte, stringe i denti cercando sempre il suo gioco. Poi da killer dell’area di rigore cala il poker con un destro morbido a coronamento di un’azione da urlo.

Insigne 7: Solo la malasorte e uno Strakosha spesso sugli scudi gli impediscono di mettere anche il suo nome sul tabellino. Poi c’è tutto il resto, dal sacrificio alle giocate da spellarsi le mani sulla trequarti avversaria. Senza mai mollare un centimetro, trascinatore.

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