L’importanza di essere un gruppo, dentro e fuori dal campo

Nella serata di martedì, mentre buona parte dell’Italia cominciava ad avvicinarsi alla versione 2018 del Festival di Sanremo, i calciatori del Napoli hanno approfittato di uno dei rari momenti di relax per recarsi presso la famosa pizzeria Concettina ai Tre Santi per trascorrere una serata insieme.

QUANTO CONTA QUEL GRUPPO

Momenti di relax che soprattutto nel mese di febbraio andranno centellinati, visto il vero e proprio tour de force che attende gli azzurri: si parte sabato sera contro la Lazio per arrivare alla trasferta sarda contro il Cagliari. In mezzo, per riassaporare il sapore europeo, la doppia sfida contro il Lipsia. Ecco, fondamentale allora diventa il concetto di gruppo, affiancato a quello della coesione. Il Napoli esprime un calcio di una bellezza stordente, con tutti gli interpreti che si muovono all’unisono seguendo la melodia scandita settimanalmente dal maestro Maurizio Sarri: basta un cenno, un movimento del capo, uno sguardo e tutti sanno gli spostamenti da compiere. Quel che però accade fuori, lontano dalle telecamere e dai commenti è altresì meritevole di considerazione, perché è lì che la coesione aumenta e l’amicizia si rafforza. Non bisogna dimenticare che i beniamini del popolo partenopeo sono prima di tutto dei ragazzi, consapevoli che i trionfi si costruiscono sia dentro sia fuori dal campo; il tutto, qualora ne servisse la conferma, condito dai sorrisi che si leggono sui loro volti. C’è gioia, divertimento, passione, voglia di misurarsi. I calciatori azzurri sanno l’importanza della posta in palio, ma sono anche ben consci che questi momenti di svago servono per ricaricare le batterie. La Lotta Scudetto si fa sempre più serrata ed in Europa c’è da affrontare una squadra di grande prestigio. Serve, insomma, l’aiuto e lo spirito combattivo di tutti.

“L’unione fa la forza”, uno dei più antichi brocardi che sono stati tramandati. Con lo zoccolo duro del gruppo a guidare i desideri di un intero popolo. Ed anche per far capire a Zinedine Machach, che il gruppo lo conosce da poco, in che razza di splendido posto è capitato.

Francesco Vassura

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