Higuain: “Il campionato dipenderà da noi: il Napoli è in testa, ma dovrà venire a giocare a casa nostra”

Gonzalo Higuain alza la testa (ma non la cresta, della voce) per interrompere la dieta da gol dopo 706 minuti. Così, il Corriere della Sera (edizione di Torino) presenta l’intervista concessa al quotidiano dall’attaccante bianconero. Ecco quanto estratto dalla redazione di SpazioNapoli.

Mi mancava la via del gol? “In carriera ne ho fatti quasi 300, mica ero preoccupato. Con il Chievo ho giocato più vicino alla porta, e infatti ho fatto gol”.

Cosa ha in più la Juve del Napoli? “Posso parlare per noi, non per loro. E in più dobbiamo avere la voglia di vincere, che anche loro avranno, e pensare che questo campionato dipenderà da noi: loro sono tornati in testa, ma dovranno venire a giocare qui, in casa nostra.”

Che menù consiglia per l’ inseguimento? “Dobbiamo restare calmi e cancellare le ultime due partite, in cui non s’ è vista la vera Juve. Quella autentica è un’ altra, ma penso sia normale dopo undici giorni di stop.”

Si avvisterà per la ripresa della Champions?Speriamo, ma anche in campionato e in Coppa Italia: siamo una delle poche squadre che sta ancora lottando per tutto.”

In campionato non segnava dal primo dicembre: davvero non le pesava? “Ripeto, sono stato tranquillo: anche all’ inizio dicevate che non segnavo. Ma nel calcio funziona così, il pensiero cambia velocemente. Ho segnato quasi 300 gol in carriera, e allora certe cose non mi preoccupano. Vivo per il gol, l’ ho fatto e sono felice.

Servirebbero più palloni? “Tutti gli attaccanti li vorrebbero. Ma con il Chievo, Miralem (Pjanic) me ne ha messa una bellissima, e se la controllo bene vado in porta. Amo i palloni in profondità. E sul gol, Douglas è stato bravissimo. Se ti allontani dalla porta puoi avere meno energia per il gol, anche se fare il regista offensivo non mi dispiace. Chiaro poi che preferisco fare gol: infatti a Verona ero in area ed è arrivato, di testa. Magari segnerò meno, ma conta vincere, è questa la cosa decisiva. Chi gioca qui sa che funziona così“.

Cosa resta delle ultime due vittorie? “Due vittorie, appunto. Non son state delle belle partite, ma questo è il carattere delle grandi squadre: puoi avere le gambe pesanti ed essere poco brillante, ma vinci lo stesso. E quello, conta.”

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