RETROSCENA – Giuntoli segue Younes da tempo, ma l’obiettivo non era lui…

 

Il Napoli è da un po’ che pensa al futuro. Tra i tanti nomi in uscita, ci sono anche quelli in entrata. Se nelle settimane scorse si è parlato tanto (forse troppo) della situazione terzino, ora è il momento di concentrarsi sugli esterni offensivi. Da Verdi a Ciciretti il percorso è breve. Però, Giuntoli ha anche cambiato Paese. Infatti, il ds del Napoli sta trattando con molta intensità l’acquisto di Younes, giovane talento dell’Ajax. Ma il Corriere dello Sport svela anche un retroscena interessante:

Amin Younes va in scadenza nel giugno del 2018, dunque bisognerà eventualmente aspettare per portarlo a Castel Volturno: a meno che l’Ajax, in uno slancio di generosità, non decida di privarsene prima, però a modico prezzo, non certo i sette milioni di cui s’è chiacchierato a colpo praticamente effettuato. C’è l’accordo con il management del calciatore, c’è il classico quinquennale pronto e poi c’è da definire la tempistica: perché Younes può tornare utile immediatamente ad una squadra che ha bisogno del vice-Insigne, essendo Ounas catalogato come alternativa di Callejon ed avendo (ormai) Giaccherini la valigia pronta.

RETROSCENA

È tutta «colpa», si fa per dire, di Davy Klaassen, il capitano, dell’Ajax che Giuntoli andò a corteggiare ripetutamente e dal quale, inaspettatamente, ricevette un educato rifiuto: fu in quel momento, attraverso quelle missioni più o meno segrete, che scoccò la prima scintilla, che accese il Napoli per arrivare a Milik. La seconda è stata «secretata» abilmente, perché intorno ai cosiddetti parametri zero guai lasciare accendere la luce o spargere un’eco pericolosissima: si scatenerebbe un’asta, con il rischio di ritrovarsi irrimediabilmente fuori dai giochi. Giuntoli ha inseguito Younes e lo ritiene un profilo di assoluto livello, un giocatore in grado di incidere nell’economia di una squadra e di arricchirla di materia grigia e di piedi buoni. È un destro naturale, che però è stato sfruttato sistematicamente a sinistra per ovvie ragioni: ha la tendenza a cercare il tiro a giro, ch’è un marchio di fabbrica di Insigne. Faranno a gara a cercare l’angolo lontano, nei sogni di Napoli…“.

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