Lazio-Torino ha ancora i suoi strascichi, che si stanno riversando tutti su Piero Giacomelli, l’arbitro finito al centro della bufera per la direzione di quella gara che vide i granata trionfare all’Olimpico.
Ne parla il Messaggero oggi in edicola. Lo scenario che va prospettandosi è di certo inaspettato, ma l’impatto delle polemiche è stato talmente grande che oggi la Procura della Federcalcio si riunirà per capire se ci sono gli elementi validi per aprire un procedimento sull’arbitro. Le accuse mosse all’arbitro triestino sono molteplici: il rigore non assegnato alla Lazio, l’espulsione di Immobile e, soprattutto, un profilo Facebook con nome fittizio: Jack O’ Melly, in cui sarebbe uscita anche una foto con Francesco Totti, ex capitano e bandiera della Roma, l’acerrima rivale della Lazio.
Quel su cui però si focalizzerà l’attenzione del capo della procura federale Giuseppe Pecoraro è la presunta violazione dell’articolo 40 dei Diritti e Doveri dell’arbitro del regolamento AIA: la partecipazione a discussioni, su forum e social, in modo anonimo per impedire l’identificazione del vero utente è assolutamente vietato.
Se il profilo venisse collegato all’arbitro, si procederebbe ad una sanzione. È da vedere però se le sanzioni saranno prese dalla federazione o dall’AIA. Intanto un team di avvocati romani starebbe pensando ad una class action contro l’arbitro, reo di non aver adempiuto al corretto svolgimento del compito affidatogli, procurando quindi un danno.
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