Gazzetta bacchetta Guardiola: “Non ha mantenuto la promessa di giocarsela”. Tre scelte di Pep lo dimostrano

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si concentra sui motivi che dimostrano come l’impegno profuso dal suo City, non sia tale da giustificarne la promessa che Guardiola fece prima dell’ultimo turno dei gironi di Champions.

Questa l’analisi del quotidiano: “Pep Guardiola non ha mantenuto la promessa di giocarsela a tutta contro lo Shakhtar per cercare di tenere in gioco il Napoli. Il suo City affonda presto in Ucraina, togliendo senso anche alla partita di Rotterdam: alla squadra di Fonseca basta poco più di mezzora per mettere piede negli ottavi di finale di Champions. Il City ha il torto di presentarsi a Kharkhiv in formazione quantomeno sperimentale: David Silva è rimasto a casa, Aguero va in panchina, De Bruyne è squalificato. Guardiola, c’è da capirlo pensando al derby di Manchester che lo aspetta domenica, getta nella mischia il diciassettenne Foden, il più giovane inglese a giocare titolare nella storia della Champions, come esterno sinistro e il ventenne Adarabioyo, al debutto assoluto nella coppa più importante, come centrale di destra.

Il City, non sembra aver troppa voglia di alzare l’intensità della partita, né i mezzi. Sané non si accende quasi mai a sinistra, Bernardo Silva sull’altro lato si incarta da sé, Gabriel Jesus non viene rifornito. Guardiola poco dopo il quarto d’ora della ripresa fa debuttare in Champions (e in assoluto in prima squadra) anche il diciottenne spagnolo Brahim Diaz. Segnali che di rimettere in piedi la partita Guardiola ha poca voglia“.

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