L’Assemblea Lega Serie A di ieri è da ritenersi importante per il futuro del calcio nostrano e ha anche offerto qualche colpo di scena. Così come riferisce l’edizione odierna del Corriere della Sera, all’unanimità i 19 club club presenti in Lega ieri hanno approvato le linee guide del nuovo statuto, seguendo le indicazioni della bozza del commissario Carlo Tavecchio e del vice Nicola. Una delle novità è che i poteri passeranno al Consiglio di Lega, formato da 7 elementi: 3 figure indipendenti (presidente, ad e dg), e 4 come espressione di club (due di loro potranno ricoprire la carica di consiglio federale; nel caso la scelta ricada su altre figure, i designati non avranno diritto di voto nel consiglio di Lega).
Un ruolo decisivo è stato svolto da Urbano Cairo, presidente del Torino: egli, in contrapposizione a Brunelli (e alla sua figura del presidente Ponte), convinto del fatto che la Serie A debba avere una conduzione manageriale per restare al passo dei maggiori campionati europei, ha fermato sul nascere il tentativo di Claudio Lotito, patron della Lazio, di apportare alcune modifiche alla bozza dello statuto. Statuto che sarà approvato tra 20 giorni; in seguito ci sarà il rinnovo delle cariche.
Sarà inoltre certificata la presenza del ‘paracadute’ e una nuova distribuzione dei proventi generati dai diritti tv, con un aumento della parte fissa, uguale per tutte le società. Una chicca: Aurelio De Laurentiis ha lasciato la riunione lasciando la delega del voto niente poco di meno che ad Andrea Agnelli.