Come gioca lo Shakhtar Donetsk: undici iniziale e tattica

Una prima fascia piena di colossi da evitare, il sorteggio della fase ai gironi di Champions League ha finalmente chiamato in causa anche il Napoli. Tante le grandi corazzate presenti in prima fascia, dai detentori del titolo alla fobia Messi, passando per un certo Carlo Ancelotti.

Ma non sarà una pretendente al titolo ad essere sorteggiata quest’anno con il Napoli: con i temutissimi azzurri, in prima fascia ci sarà lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca. Sorteggio che può sembrare agevole, ma ci sarà da fronteggiare una difficilissima trasferta in Ucraina, dove tante formazioni hanno vacillato. Avendo rappresentato l’Unione Sovietica nelle competizioni europee fino al 1991, la società è nota anche con il nome russo di Šachtër.

Questo post in breve

CHI SONO

Dal 2014 la formazione ucraina si è dovuta trasferire a Leopoli perché la città in cui ha sede, Donetsk, è diventata uno dei centri degli scontri tra milizie filo-russe e esercito ucraino. La squadra ha accusato il colpo, è rimasta in piedi grazie al suo presidente, uno degli uomini più ricchi del mondo. Ad oggi, lo Shakhtar è considerato un simbolo di unità nazionale, nonostante una prevalenza di elementi stranieri in rosa. È la squadra ucraina più vincente degli ultimi anni: dal 2005 ad oggi ha vinto nove campionati, sette supercoppe nazionali ed riuscita a presentarsi con costanza in campo europeo, da oltre un decennio. Nel 2009 vinse una storica Coppa UEFA battendo in finale i tedeschi del Werder Brema. Nello stesso anno la società inaugurò il suo nuovo stadio, la Donbass Arena.

COME GIOCANO

Oggi, l’undici scelto da Fonseca sembrerebbe quello sceso in campo il 19 Agosto nel derby con l’Olympic, dove l’allenatore portoghese ha potuto contare sul gruppo al completo. Tra i pali Pyatov, sulle fasce difensive occhio a Ismaily ma sopratutto a Dario Srna, da anni riconosciuto come uno dei migliori giocatori del campionato. La coppia centrale dovrebbe essere composta da Rakitsky e Kryvtsov.  Il brasiliano Fred e Stephanenko faranno sentire i loro muscoli (da non sottovalutare) a centrocampo, in modo da poter coprire il potenziale offensivo dei compagni. Dietro l’unica punta, che sarà con ogni probabilità Facundo Ferreyra, agiranno tre trequartisti, in un centrocampo a 5 non molto differente da quello del Napoli. E’ proprio in questa posizione che lo Shakhtar Donetsk  può fare davvero paura: estro e fantasia, i brasiliani Taison, Marlos e Bernard garantiscono tanta qualità sulla trequarti. Ed insieme a Kovalenko ed Alan Patrick, compongono un reparto di tutto rispetto. E’ lì che c’è bisogno di attenzione, quella tanto ricercata da Maurizio Sarri.

Una formazione di spessore, che nonostante delle uscite eccellenti negli ultimi anni (Luiz Adriano, Alex Texeira, Douglas Costa, Henrikh Mkhitaryan), è riuscita a rimanere sui suoi rinomati livelli Europei. Ad oggi, il valore economico della rosa è diminuito, ma gli ucraini possono fare affidamento su una serie di giocatori di livello internazionale.

 

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