San Paolo, strappo tra comune e società per il concerto di Nino D’Angelo

Il concerto di Nino D’Angelo previsto per sabato 24 giugno allo stadio San Paolo potrebbe creare un nuovo strappo tra comune e la società del Napoli.

Il rischio che il terreno di gioco ne esca almeno malconcio – scrive Il Mattino – è concreto, anzi pressoché matematico. La stagione agonistica comincerà molto presto ed in ballo ci sono un bel po’ di milioni. Il caso è scoppiato ieri a Palazzo San Giacomo dove si è tenuta la conferenza dei servizi preparatoria all’evento, alla quale è stato invitato anche Alessandro Formisano.

Il manager azzurro non ha nascosto una certa amarezza; si è fatto accompagnare dal manutentore del manto erboso del San Paolo per vederci chiaro su che tipo di installazione si farà e che danni potrebbero essere arrecati al terreno. Soprattutto se si considera che il primo impegno degli azzurri saranno i preliminari di Champions League, l’allerta è alta.

“Abbiamo partecipato a questa conferenza e ribadito che anche in questo caso l’assessorato allo Sport abbia attribuito l’impianto senza nemmeno farcelo sapere o consultarci”.  Ha affermato Formisano. “Ci tengo a precisare che Nino D’Angelo è un amico e che con il nostro manutentore verificheremo dopo il concerto cosa fare.”

Tra le cause che potrebbero provocare problemi c’è quella che l’installazione tra del palco e la sua rimozione il terreno resterà senza cure per 7 giorni. Un tempo lunghissimo per l’agronomo del Napoli e non solo.

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