Careca ci spera: “Mi auguro che il Napoli possa riuscire a vincere, ma serve ancora uno sforzo da parte di ADL”

Grande entusiasmo questa mattina al Parco Carolina di Torre Annunziata, dove l’indimenticabile bomber brasiliano Antonio Careca, che ha indossato la casacca azzurra dal 1987 al 1993, ha etnuto uno stage con una selezione di ragazzi nati tra il 2003 ed il 2009. L’evento, ideato e organizzato dalla VieSse Sport (di Vincenzo Raiola e Stefano Cirillo), con il supporto Achille Langella, rientra nell’ambito delle iniziative di presentazione del “Progetto Gym”.

Careca ha rilasciato anche delle dichiarazioni poco prima dell’evento. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli: “Mi auguro che il Napoli possa vincere subito, già dal prossimo anno. Penso che grande merito vada attribuito a Sarri, un grandissimo tecnico: cinquanta percento del merito di questo Napoli é suo. La squadra si è fatta grande nonostante abbia perso Higuain. I ragazzi hanno acquisito responsabilità e sicurezze, è una vittoria anche se non abbiamo vinto. Penso che però manchi un piccolo sforzo ancora da parte del presidente.”

Juve-Real? Non mi aspettavo un passivo così pesante. Hanno avuto più gol in una partita che nell’intero percorso. Vedevo la Juve più pronta come squadra in realtà, sono rimasti sorpresi. Per me ha sbagliato Allegri, Dybala non centrava proprio, Higuain in difficoltà per tutto il match: insomma per il Madrid è stata una partita in più delle altre, è li la grandezza di una società così.

Ho giocato in Brasile, qui ed in Giappone ma a Napoli è stata un’altra cosa: la mia vita è stata qui, con i compagni e tra i tifosi, perché ero venuto per loro, per vincere e trionfare con loro e poi perché c’era Diego. Ho giocato tre mondiali ma Napoli è stato il massimo per la mia carriera. I successi negli anni di Napoli? Cambiammo la mentalità che vigeva allora, è stato fantastico.

Mertens-Insigne-Callejon come la MaGiCa? Difficile, ma mi auguro possano riuscire nell’impresa di vincere lo scudetto. Penso che il mio calcio era molto più difficile, avevamo però Diego: ed oggi Diego, uno come lui, non c’è. Sarà difficile ma ci proveranno ed è giusto, questa è stata una bellissima stagione e auguriamoci che nella prossima si faccia anche meglio. Ma ripeto, bisogna contare di più sul presidente. Cambiare la mentalità e riprovare a vincere: ho rivisto Ferlaino dopo un po’, nei suoi occhi c’era ancora la gioia per la conquista di quel primo tricolore.

Maradona meglio di Pelé? Non mettetemi in difficoltà (ride, ndr). Erano due giocatori diversi, questi paragoni sono difficili. Diego giocava solo con la sinistra, il destro non esisteva per lui. Si allenava però solo una volta (ride) e giocava la domenica. Pelé era in campo ogni giorno, pensate se Diego fosse stato ogni giorno in campo cosa avrebbe combinato: allora doveva essere meglio di Pelé, capite? (Ride)”.

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