Auguri Insigne, ventisei anni vissuti da veterano. Simbolo e futura bandiera di una Napoli che sogna con lui

Ventisei anni, oggi, per Lorenzo Insigne. Compleanno in casa azzurra, con un valore, quest’anno, tutto speciale. Ventisei anni ed un futuro ancora tutto da scrivere: sembra passata una vita, dalla prima volta in maglia azzurra. Immagini che scorrono veloci, davanti ai nostri occhi, e che ci commuovono: sono emozioni che non si riescono a descrivere facilmente. Un passato, nemmeno tanto lontano, pieno di ricordi e momenti, vissuti insieme.

Un compleanno speciale, perché ventisei anni sono giusto la somma del numero di maglia: tu chiamale, se vuoi, coincidenze. Ma non troppo, perché certe cose sono semplicemente scritte, semplicemente destinate. E non può scioglierle una incomprensione, uno sfogo, un momento di rabbia. Ventisei anni e già tanti, troppi gol pesanti: oggi è più bello pensare a quella rete al Bernabeu, a quel boato, a quel correre per il prato abbracciando tutti ma soprattutto quel popolo che in te crede, in te si rispecchia, con te sogna. Oggi è più bello pensare a Genova, l’ultima di campionato, un gol poetico, una esultanza rabbiosa con parole da vero leader: perché tu a ventisei anni questo sei. Leader, un altro capitano in campo, che indossa la maglia con orgoglio, con la consapevolezza di chi, ancora ragazzo fondamentalmente, si è fatto uomo.

Ventisei anni, così giovane eppure con le stimmate del predestinato, con la nonchalance del veterano. Cresciuti, a pane ed Insigne: una generazione che comincia a formarsi ed amare la maglia azzurra seguendo le gesta in campo di Lorenzo, il Magnifico, un soprannome pesante eppure indossato con leggerezza, noncuranza, eleganza. E poi ventisei anni dal sapore speciale, con quel rinnovo appena firmato che blinda, de facto, il futuro di quello che è stato il talento di Frattamaggiore e che è, oggi, una stella luminosa nel cielo di Napoli, da una parte più e meno altrove, per poco ancora. Perché quei lampi sono pronti ad irradiare ancora. Una bandiera: è questo il percorso cominciato da Lorenzo, è questo il futuro di una generazione che ha cominciato a sognare, a bassa voce e che è pronta, finalmente ad alzare i toni. Come lui, proprio come lui, oramai idolo di masse di tifosi partenopei. Classe, grinta, personalità da vendere, carisma in campo, a testa non alta ma altissima: sempre e comunque. Auguri, Lorenzo. Perché siamo sicuri che, tra altri ventisei anni, quando il tempo sarà passato e il mondo ancor di più cambiato, qualcuno starà ancora raccontando di te e delle tue gesta. Augurandosi che i sogni di oggi si siano realizzati. E quella poi, sarà ancora un’altra storia.

GENNARO DONNARUMMA

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