Le pagelle di Napoli-Fiorentina: è Mertens-Mania! Bene Insigne e Koulibaly, Jorginho e Reina da applausi!

Reina 6.5: Il Napoli stravince e lui nel primo tempo non si sporca i guanti, se non in una sola occasione, neutralizzando benissimo un sinistro di Ilicic tutt’altro che semplice. Nel secondo tempo inizia un suo personalissimo show bloccando le incursioni, seppur poche, della Viola. Precisissimo, blinda la porta e serra i ranghi: non può nulla sul gol dello sloveno, la cui posizione è viziata da fuorigioco. Partita encomiabile quella dello spagnolo.

Hysaj 6: Solita partita intensa, in fase difensiva e in fase offensiva dove molto spesso si rende anche pericoloso, coi soliti dialoghi con Callejon che mandano in bambole i difensori fiorentini. Nel primo tempo una sua incursione lascia nel panico Tatarusanu, ma la palla messa al centro supera tutti finendo fuori. Nella ripresa nulla da segnalare, copre bene e limita i danni.

Koulibaly 6.5: Aveva segnato contro la Roma, nella sciagurata sfida che vide i giallorossi trionfare al San Paolo proprio a causa di qualche suo errore individuale. Questa volta va diversamente, anche grazie a lui che si fa trovare al posto giusto, nel momento giusto, mettendo la gara subito sui binari giusti. In difesa è un muro insuperabile, neutralizza i centravanti di Paulo Sousa che puntualmente impattano su di lui. Evitabile il giallo, rischia anche la seconda ammonizione, evitata per aver saggiamente il contatto. Una partita di sostanza.

R. Albiol 6: Una garanzia, non sbaglia nulla, controlla e gestisce a modo suo il reparto. Nel primo tempo la Fiorentina non crea, non offende, non impensierisce. Nella ripresa c’è bisogno di un po’ più di acume, e lui ci mette il suo, beccandosi anche lui in giallo ma la gara scorre via veloce, senza patemi. Buona prestazione.

Ghoulam 6: Le buone sensazioni delle ultime settimane sono tutte confermate. Questo Napoli ha bisogno di rinforzi sulle fasce, ma ad oggi, un esterno migliore di Ghoulam è disponibile sul mercato? Gara con pochissime imperfezioni, in realtà qualche sbadatezza ma niente di particolarmente grave. Ordinato in copertura, propositivo in fase di spinta con Insigne. Ed ora il rinnovo: in questo Napoli Faouzi può e deve dire la sua.

Zielinski 6: Brilla nel giorno del suo compleanno, è una stella per questa squadra. Sostituisce alla grande Allan, ma ormai è un titolarissimo anche lui. Classe ed eleganza, disinvoltura, visione di gioco: un gioiello da ammirare ogni volta che tocca una palla. Esalta il San Paolo quando, con un dribbling supera in scioltezza i giocatori della Fiorentina. Esce, meritatamente, tra gli applausi.

Jorginho 6.5: L’italo-brasiliano è dappertutto, nulla da dire. Ogni passaggio, ogni giocata parte dai suoi piedi, da buona mente qual è. Gioca sui suoi livelli, con una visione di gioco veramente notevole: vedasi il passaggio che lancia Mertens verso la porta, da solo. Blocca, recupera, distribuisce, detta i tempi di gioco: è una bellezza il suo modo di giocare, così ordinato, così preciso. Chapeau. (Dal 69′ Diawara: sv).

Hamsik 6: Bene subito, quando una sua zuccata respinta da Tatarusanu lascia la porta sguarnita a Koulibaly. Gioca ma è stanco, lo si vede: a tratti sbaglia ma nei primi quarantacinque minuti poco, in realtà. Nella ripresa cala, vistosamente, e viene infatti sostituito: è lo scotto da pagare per chi è protagonista per più di quaranta partite: imprescindibile anche quando non gioca sui suoi livelli. E sul quarto gol, poco prima di salutare il pubblico, c’è comunque il suo zampino. Diego aspetta ancora lui nella sua nicchia.  (Dal 65′ Rog: sv).

Callejon 6.5: Un giocatore tuttofare, un elemento necessario per gli equilibri di questa squadra. Tuttocampista, lo si trova a difendere come ad attaccare. Talvolta è anche fin troppo generoso, a volte esageratamente altruista. Si vede poco nella prima mezz’ora, poi diventa protagonista, dietro le quinte, non con giocate mozzafiato ma con tocchi utili, pressing sistematico, spina nel fianco costante e irrefrenabile.

Mertens 7.5: Straordinario: oramai gli aggettivi si sprecano. Ventisette perle in campionato, in un ruolo fatto suo in meno di nove mesi. Splendido, freddo, cinico, bello, tremendamente bello. Lui è l’immagine di questo Napoli, a prescindere dalla doppietta. Spreca la prima occasione, poi decide di salire in cattedra: palo pieno, due gol, il resto è storia, una bella storia destinata a proseguire anche nella prossima stagione: sì, per gli scettici, sarà ancora Napoli. Esce, anche contrariato: abbraccia Sarri, splendido il siparietto tra i due. Lo ripetiamo: è lo spirito di un Napoli che non vincerà nulla ma che è affamato, soprattutto di futuro. E le premesse sono non ottime, ma di più. (Dal 75′ Pavoletti s.v)

Insigne 7: Gioca molto bene in copertura, limitando Bernardeschi insieme a Ghoulam. Entra poi nel vivo del gioco, ci prova con un destro spettacolare che si spegne di poco a lato. Poi arriva il momento del diciassettesimo squillo di tromba: è Mertens che lo pesca e gli regala l’ennesima gioia di questo campionato che lo ha consacrato a punto fermo di questo Napoli. Sempre presente in avanti, non si ferma mai.

Sarri 7: Questa squadra è una sua creatura. Questa squadra è sua immagine, è sua somiglianza. Record frantumati, gol su gol, azioni su azioni da manuale del calcio, il più bello espresso in Italia nelle ultime due stagioni: nonostante tutto. Nonostante fatturati, critiche, cessioni. Nonostante tutto, veramente, Maurizio Sarri sta riuscendo a costruire qualcosa di veramente importante. La standing ovation, con gli applausi di tutto lo stadio, è doverosa. Quanto è bello questo Napoli!

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