Madrid è solo un lontano ricordo. Pace fatta tra ADL e Sarri: ecco gli indizi

De Laurentiis Sarri. La partita di andata degli ottavi di Champions League tra Napoli e Real Madrid segnò una doppia sconfitta per gli azzurri. Da una parte il 3-1 rimediato al Bernabeu, dall’altra la frattura tra tecnico e società. De Laurentiis si lamentò per alcune scelte di formazione e il rapporto con Sarri apparve compromesso. Qualcuno ipotizzava addirittura un possibile addio del tecnico napoletano a giugno. I fatti delle ultime settimane però portano verso una conclusione diversa. Le ultime interviste del patron azzurro sono una continua esaltazione delle doti di Maurizio Sarri. Oltre a questo vi è il chiaro proposito di creare un rapporto di lunga durata. Pochi giorni fa De Laurentiis ha parlato di un progetto “stile Ferguson col Manchester United“.

DE LAURENTIIS SARRI: PRIMO INDIZIO I RINNOVI

Il Presidente del Napoli, all’Associazione Stampa Estera, ha dichiarato che per Sarri vorrebbe un contratto decennale. Il riavvicinamento tra le due parti è reale. Se le parole sono un passo in avanti, i fatti sono indizi ben più solidi. Prima di tutto i rinnovi. La riconferma della rosa, almeno del blocco titolare, è un punto fermo di Maurizio Sarri. Punto espresso in maniera sottile in diverse interviste post-partita “sperando” nei rinnovi di Mertens e Lorenzinho. Bene, su questo punto è stato accontentato. Insigne ha avuto un aumento dell’ingaggio e un contratto che lo legherà al Napoli almeno per cinque anni. Dries Mertens, a quanto riferito proprio dal presidente, rinnoverà in settimana. Addirittura gli agenti di Faouzi Ghoulam, dato per partente, hanno riaperto la porta al Napoli. Tanto da rivedere l’algerino in campo titolare con una grande prestazione contro il Cagliari.

SECONDO INDIZIO, IL PROGETTO

Maurizio Sarri è entrato maggiormente all’interno della società azzurra. Forse anche per evitare nuovi “disguidi” come gli affari Tonelli-Maksimovic. In secondo luogo le parole del Presidente testimoniano una sintonia ritrovata. La clausola di rescissione di 8 milioni è un ulteriore indizio della fiducia della società nel mister. E sempre oggi ha dichiarato per fugare ogni dubbio: “Per me Sarri dovrebbe rimanere“. La notte del Bernabeu appare quindi solamente un brutto ricordo. Un ricordo però che è servito a rigenerare un rapporto. Rigenerarlo su basi solide e durature. Basi che poggiano sulla collaborazione intensa tra società, tecnico e calciatori.

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