Muntari: “Serve uno sciopero per combattere il razzismo, io sono pronto”

Intervistato dalla BBC, il centrocampista ghanese del Pescara Sulley Muntari ha parlato della vicenda razzismo che lo ha visto protagonista recentemente

“Questi episodi accadono continuamente, in ogni partita. Anche ieri. Mi stavo sedendo ed è accaduto. C’era un giocatore in campo e sugli spalti è accaduto di nuovo. Non è certo la prima volta che succede. Spesso, spessissimo. Allora ne parliamo, una settimana, due settimane e poi stop. Poi magari un mese o due dopo, succede altrove. Allora vieni intervistato, viene chiamato per parlarne, e poi di nuovo il silenzio. C’è molto da fare. Sciopero? Sono molto d’accordo, sarei il primo a farlo. Ovunque, per questa battaglia io ci sarò”.

Sempre ai microfoni del network statunitense, trova in Gianni Infantino, presidente della FIFA, una figura su cui fare affidamento : “La FIFA e la UEFA non stanno prendendo sul serio il problema del razzismo. Loro si preoccupano di ciò che vogliono. Se davvero volessero combattere il razzismo dovrebbero semplicemente affrontare il problema. Invece non hanno niente da dire in merito e questo è il vero problema. Forse Infantino farà qualcosa a riguardo. Ha una mentalità diversa e credo che sia capace di fare qualcosa per combattere il razzismo“.

Massima disponibilità da parte di Infantino: il presidente della FIFA si dimostra estremamente sensibile sugli avvenimento di Cagliari-Pescara, e sembra che il ghanese faccia bene a mettersi nelle sue mani.

La sua risposta al centrocampista del Ghana arriva prontamente su Fifa.com“Parlerò con Muntari e con Tavecchio per lavorare insieme a questo problema. Ci battiamo e continueremo a batterci contro gli idioti che sono dappertutto. Dobbiamo continuare a lavorare riportando il problema e provando a superarlo con il lavoro”.

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