Napoli-Cagliari 3-2, allora la risolse una magia di Insigne: dopo quattro anni la storia si ripete

Il Deus ex machina indica, nella tragedia greca, una divinità che compare sulla scena per dare una risoluzione ad una trama ormai irrisolvibile secondo i classici principi di causa ed effetto. Correva l’anno 2013 (precisamente era il 21 aprile) quando Lorenzo Insigne decise coraggiosamente di mettersi nei panni di questa figura così potente e divina. Egli, con un lampo di genio, risolse, all’ultimo respiro, una partita di campionato fondamentale per la corsa alla Champions.

L’avversario era il Cagliari e proprio oggi, al San Paolo, le due squadre si ritrovano difronte con la sola differenza che oggi gli azzurri lottano per conquistare il secondo posto, diversamente da quattro anni fa, quando gli azzurri volevano preservarlo dalle grinfie del Milan.  

Quella partita, fu veramente pirotecnica: ben cinque reti segnate sotto i 40 mila del San Paolo. Il Cagliari, dal canto suo, non diede per nulla vita facile ai ragazzi di Walter Mazzarri. Fu Ibarbo, a sorpresa, a spegnere l’entusiasmo della gente dopo soli quattro minuti di gioco.

Non mancarono le polemiche per l’arbitraggio di De Marco, che in avvio di ripresa convalidò il momentaneo 1-1 di Hamsik. Il guardalinee Viazzi aveva segnalato il fuoigioco di Cavani, ma la deviazione decisiva era stata di Astori e non del bomber azzurro. Il quarto uomo, che allora era Doveri, segnalò al direttore di gara che non si trattava di off-side e accolse le proteste del Napoli, scatenando di riflesso quelle del Cagliari (espulso Pulga).

Nel finale successe di tutto: dopo il vantaggio siglato dal Matador, gli azzurri furono raggiunti da Sau. Si temeva il peggio, perché un pareggio avrebbe rimesso il Milan in corsa per il secondo posto. E così, quando ormai si era spenta ogni singola fiammella di speranza, Insigne colorò il cielo con uno splendido arcobaleno, regalando un sogno che tuttora desta grandi emozioni nel cuore dei tifosi. La storia si ripete: un concetto nietzscheiano che fa ben sperare, perché se la morale della favola sarà la stessa, per il Napoli vorrà dire solo una cosa: staccare il pass diretto per l’Europa che conta. 

NAPOLI-CAGLIARI 3-2 (0-1)
Napoli (3-4-1-2): Rosati, Gamberini (9′ st Armero), Cannavaro, Britos, Maggio, Behrami, Dzemaili (2′ st Insigne), Zuniga (42′ st Calaiò); Hamsik, Pandev, Cavani. (Colombo, Rolando, Grava, Inler, Donadel, Mesto, El Kaddouri). All. Mazzarri
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Rossettini (46′ pt Ariaudo), Astori, Murru, Dessena, Nainggolan, Ekdal, Nené (12′ st Cabrera), Ibarbo, Thiago Ribeiro (23′ st Sau). (Avramov, Avelar, Eriksson, Casarini). All.: Pulga-Lopez
Arbitro: De Marco di Chiavari
Reti: nel pt al 18′ Ibarbo; nel st al 4′ Hamsik, al 19′ Cavani, al 26′ Sau e al 48′ Insigne
Recupero: 1′ e 4′
Angoli: 10-2 per il Napoli
Ammoniti: Cannavaro, Dessena, Nenè e Cabrera per gioco scorretto, Cavani e Nainggolan per proteste ESPULSO: al 6′ st il tecnico del Cagliari Pulga per proteste
Spettatori: 40mila.

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