Caso Muntari: “Mi sono avvicinato ad un BAMBINO in Curva”, risposta da APPLAUSI ai CORI RAZZISTI e all’arbitro!

La giornata odierna è stata segnata da un particolare episodio. A Cagliari, durante la sfida di Serie A con il Pescara, il calciatore degli abruzzesi Sulley Muntari ha improvvisamente abbandonato il campo a causa di alcuni cori di stampo razzista che gli sarebbero stati rivolti dagli spalti.

Il centrocampista, in maniera piuttosto colorita ed arrabbiata, ha commentato l’episodio ai microfoni di Sky Sport: “Avete visto tutti quello che è successo. I tifosi facevano i cori durante il primo tempo. C’era un bambino piccolo che li faceva con i genitori vicino. Allora sono andato lì e gli ho detto di non farlo. Gli ho dato la maglia, per insegnare che non si fanno queste cose. Serve dare esempio per farli crescere bene”.

Un episodio che si è ripetuto con Muntari che ha abbandonato il campo, non tanto per i cori, ma per l’atteggiamento dell’arbitro: “Nel secondo tempo è successo con la loro curva e ho parlato con l’arbitro. E lì mi ha fatto incazzare. Mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Gli ho detto ‘ma tu chi sei, non hai sentito? Devi avere le palle di fermare la partita!‘. Ho insistito dicendogli che doveva avere il coraggio di fermare la partita. L’arbitro non serve solo a stare in campo e fischiare, deve fare tutto. Anche sentire queste cose ed essere da esempio“.

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