Sarri in conferenza: “Grande partita, arrabbiati per non aver vinto. Perché Rafael e non Sepe? Il brasiliano è cresciuto in maniera esponenziale”

Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, ha commentato il pareggio maturato al San Paolo tra i suoi azzurri e la Juventus di Max Allegri.

Queste le parole del tecnico toscano, raccolte ed evidenziate dalla redazione di SpazioNapoli.it: “Non ho potuto fare altro che provarla a vincere coi centrocampisti, inserendo Zielinski, con un centrocampo sbilanciato. Avevamo in mente altre cose, ma Marek e poi Ivan ci hanno chiesto il cambio, stava per entrare Milik. L’unico dubbio era se passare al 4-2-3-1 o al 4-3-3, ma per altri motivi sono scelte che non abbiamo potuto applicare. Siamo rimasti a metà dell’opera insomma, ma la prestazione è stata di alto livello. Raramente ho visto la Juve sottomessa, pur contro una squadra che ha subito gol dopo cinque minuti. Era diventata pericolosa, ma siamo stati bravi a creare e a non concedere, perché la Juve è ripartita due volte in novanta minuti, quindi siamo stati molto molto bravi. Giocare così, con questi avversari, è una grande soddisfazione. Dobbiamo restare arrabbiati per non aver fatto contento un pubblico che stasera in particolare era straordinario. Dobbiamo ripagarli mercoledì!

Ghoulam? Negli ultimi due o tre mesi Strinic è cresciuto tantissimo, sta cominciando a dare dentro, e va dentro anche in partite estremamente importanti. Si sta ritagliando uno spazio che si è meritato. La prestazione è soddisfacente, mettere così in difficoltà la Juve è così. Uscire da una partita con questi numeri, senza tre punti, mi fa pensare che abbiamo lasciato due punti. Questo è un limite che talvolta viene fuori, quello di non tirare il massimo da quanto viene fuori dal campo. Spero che questa sensazione di poterli mettere in difficoltà di nuovo porti alla convinzione che mercoledì si possa vincere per dare una soddisfazione a tutti. 

La squadra si sta esprimendo su alti livelli, poi è chiaro che a questo punto della stagione vanno valutati i percorsi di recupero. Per mercoledì vedremo quel che c’è da cambiare ma non mi sembra che il centrocampo a fine partita fosse in difficoltà. Rafael e non Sepe? Lo vedo bene in allenamento, Luigi è cresciuto ma il brasiliano è migliorato esponenzialmente quest’anno. Di loro sono contento, se rimangono devo essere bravo a crear loro un percorso. Entrambi meritano un certo numero di partite, quest’anno ho peccato in questo. Reina? La sensazione del giocatore non è ancora di completa efficienza, è più una situazione in cui bisogna seguire le sue indicazioni e non gli esami strumentali che ci tranquillizzano. In certi movimenti ha un sano timore, situazione non semplice, lui è esperto, facciamo scegliere a lui. 

Milik? Per mercoledì decideremo, Arek viene da un infortunio serio, ha lavorato per quattro mesi per riabilitarsi, ad ora non ha una grande condizione, sono però cose che servono all’efficienza del ginocchio e non al calciatore, quindi è normale. Fisicamente comincia a stare molto bene, con lui in campo forse la palla di Callejon all’ultimo minuto era gol, ma gli scambi in velocità erano più complessi. Sia lui sia Mertens sono due giocatori importanti. I tre ragazzi avanti ci hanno permesso di avere il miglior attacco in campionato. È obbligo dell’allenatore di considerare tutti gli aspetti. Se mercoledì uno dei tre non recupera, probabilmente Milik va in campo subito. Si guadagnerà in presenza in area, perdendo qualcosa in velocità. Non ho remore su questo, non ho avuto grande paura nemmeno dell’assenza di Reina. 

Gol della Juve? Non ho rivisto l’azione, siamo stati sfortunati sul rimbalzo perché Allan, avanti sulla palla, non è riuscito ad intervenire. Mi sembra che abbiano fatto però una grandissima azione. Trovare difetti alla nostra difesa stasera è durissima, abbiamo fatto benissimo e concesso pochissimo. Sfortunati sul rimbalzo, poi bravi loro. Hamsik e Strinic? Marek ha sentito i polpacci indurirsi, gli sembrava pericoloso continuare. Strinic ha accusato un problema al flessore, contrastare Cuadrado coi crampi non era l’ideale”. 

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