Chioma bionda, corsa e qualità: è tornato lo scugnizzo. Insigne, ora prenditi questo Napoli!

Due partite per far storcere il naso ai tifosi azzurri, un po’ di delusione nei supporter, forse anche nei suoi occhi: complice un inizio di stagione a rilento, una questione rinnovo ancora da sbrogliare e le scelte di Maurizio Sarri. Lorenzo Insigne aveva cominciato così e sembrava poter entrare in un vortice di piccola crisi da cui, poi, sarebbe stato difficile uscire. Anche perché la concorrenza, in termini calcistici, non manca di certo: Dries Mertens è sempre lì che scalpita e le grandi prestazioni del belga nelle prime due giornate lasciano presagire che la staffetta, in qualche modo, continuerà tra i due, complice anche la Champions League e un lavoro che in ogni caso dovrà essere necessariamente diviso tra le parti.

SANO NEL CORPO…. – Però l’Insigne di Palermo è altra cosa rispetto a quello di Pescara e della sfida contro il Milan: no, non per la chioma bionda alla Messi, almeno non solo. In campo si è visto nuovamente quel giocatore che, nella passata stagione, ha incantato e conquistato tutti, critici compresi. Partita di quantità e qualità la sua, segno che la condizione sta crescendo e la forma fisica va migliorando sempre più. Apporto in attacco ma anche in fase difensiva, dialogando con i compagni e proponendosi ogniqualvolta vi sia stata la possibilità. A tutto campo, con tocchi semplici, incursioni e dribbling, fino al cross che manda in porta Callejon con una semplicità disarmante. L’Insigne delle prime due uscite stagionali comincia a sbiadirsi e a fare spazio al Lorenzo che tutti conoscono: classe, grinta, qualità. Gli è mancato veramente solo il gol, poi la sua è stata una partita sudata, giocata su buoni livelli, ai suoi livelli: quando è così, per il Napoli c’è sempre una marcia in più.

….E NELLA MENTE – Chioma bionda, dicevamo all’inizio, che rappresenta un cambiamento: come per Messi, che aveva bisogno di ripartire dopo le cocenti delusioni con la sua Argentina, anche Insigne ha deciso di dare un taglio col passato, in maniera meno drastica però, tanto non ha bisogno di resettare la memoria ma anzi, deve continuare a giocare come ha fatto al Barbera. Piuttosto ha lanciato un segnale: la condizione fisica migliora, di conseguenza guadagna anche quella mentale che, alla fine, è la conditio sine qua non per poter essere l’uomo in più di questa squadra. Nel frattempo tiene sempre banco la questione rinnovo che, sicuramente, avrà avuto la sua parte nell’annebbiamento iniziale del Magnifico. Ma che parli il campo, Lorenzo l’ha capito, è scontato. Per quello ci sarà tempo e modo, intanto la volontà è una sola: continuare così. Ad Insigne manca giusto quel passo in più per completarsi: prendere per mano questa squadra e diventarne il faro, la luce, l’uomo in più. Col tempo, ne siamo sicuri, succederà. Chi ben comincia è a metà dell’opera: l’ha capito Insigne. Lo Scugnizzo è tornato, ora è pronto a completare la sua missione: prendersi, definitivamente, una volta e per sempre, la sua squadra.

GENNARO DONNARUMMA
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