Nel bene e nel male con lo sguardo al futuro: Napoli, ognuno è le scelte che fa

A farsi grandi si perdono tante cose: la bellezza di un risultato insperato, tanto per iniziare. Perché dopo l’avvio shock dell’Adriatico, tempo fa a qualcuno alla fine sarebbe spuntato un sorriso larghissimo al solo pensiero di quanta corsa c’è voluta per recuperare tutto. Oggi è a metà, sia chiaro: è che gli standard ormai non permettono più passi falsi. Solo un piede davanti all’altro: moto perpetuo, continuo, infallibile. Ma pericoloso per chi ha voglia di correre.

STEP BY STEP. Il Napoli non deve correre. Non può neanche, per ora. E non per una questione di ‘mancanze’, questa squadra è già oltre il proprio passato, il proprio nove. Solo che deve abituarsi a viverla in maniera differente: se qualcosa va storto, non ha più un appiglio, un luogo ameno in cui rifugiarsi. Non esiste più il Pipita, esiste un contorno: bello ed intrigante, tuttavia non ancora in grado di brillare di luce propria. Va innescato, il giocattolo. Attraverso gioco (sempre propositivo), attraverso verticalizzazioni, attraverso il coraggio. Un po’ manca, nonostante sia cambiato soltanto un uomo su undici. Uno solo. Fondamentale, e a suo modo, ma unicum in un collettivo che non per questo va ad invalidarsi.

CONSEGUENZE. Ognuno è le scelte che fa. Se la società ha deciso d’investire negli altri reparti ed allargare la rosa, un motivo ci sarà. Se la società ha deciso che Gabbiadini possa essere il vero bomber, o che magari Milik possa vivere già da certezza e nessuna scommessa, ci saranno ancora altri motivi pronti a giustificare le querelle estive. Certo, senza malizia, novanta milioni avrebbero permesso sia la moglie ubriaca, sia la botte piena: tant’è, farne un dramma aiuta quanto una mosca intrappolata in un bicchiere. Non se ne viene fuori, nemmeno ragionandoci. Dunque, ognuno è le scelte che fa, sì: nel bene e nel male. SITO9

C’È TEMPO. Il mercato si spegnerà tra dieci giorni, ma con l’arrivo di Diawara e Rog (più forse Maksimovic ndr) c’è una speranza tinta d’azzurro nel futuro prossimo. Basta sopportare un po’ di lavori in corso, sparsi per il campo e per le menti dei giocatori: senza appoggio, ma con tante strade percorribili. Il Napoli ha cambiato percorso, serve adeguarsi in fretta. Del resto, nessuna scelta è realmente giusta, nessuna è davvero sbagliata. La vita insegna che ad alcuni bivi ci arrivi perché è il destino a portartici, e alla fine è sempre quest’ultimo a decidere. Icardi non sarà un rimpianto, sprecare il talento di questa squadra lo potrà essere un domani. Eccome.

Cristiano Corbo

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