Esordi a confronto: dal Sassuolo al Pescara ecco cos’è cambiato

Quello allo Stadio Adriatico non è stato di certo l’esordio che i tifosi del Napoli sognavano, tutt’altro. Un primo tempo conclusosi amaramente col punteggio di 2-0 ha ricordato molto, moltissimo l’esordio dello scorso anno, che vide gli uomini di Sarri, allora neo-tecnico del Napoli, affrontare il Sassuolo, soccombendo alla fine ai romagnoli per il punteggio di 2-1. Tuttavia la straordinaria prestazione del folletto belga Dries Mertens, autore di una doppietta, permette agli azzurri di tornare ad intravedere la luce della vittoria, durante una partita in cui il morale dei partenopei sembrava sprofondato metri e metri al di sotto del terreno di gioco. La vittoria, però, non arriva e gli azzurri devono accontentarsi di un solo punto in classifica. Analizziamo nel dettaglio cosa è cambiato da Sassuolo Pescara, passando ovviamente per la prestazione del Napoli in entrambi i match.

L’ANALISI. Prima, sostanziale differenza tra i due esordi: il Napoli di questa sera spreca troppi palloni, sbaglia troppi passaggi e totalizza un numero spropositato di 31 palle perse. Nella prima sconfitta dello scorso anno, invece, le palle perse furono solo 13: confronto importantissimo se si considera che il Pescara è una neo-promossa e (almeno sulla carta) più debole rispetto al Sassuolo della passata stagione. Per quanto riguarda la formazione, gli undici proposti questa sera da mister Sarri è stata sostanzialmente la stessa rispetto allo scorso anno: infatti ben 6 titolari su 11 erano esattamente gli stessi del passato esordio, con Callejon Gabbiadini che subentrarono a partita in corso. Ancora, gli azzurri questa sera limitano al lumino i lanci lunghi, totalizzandone appena uno rispetto ai 10 dello scorso anno e provando invece più cross da oltre la tre quarti per cercare la testa di Milik (confronto anche qui necessario con Higuain, dotato di una stazza fisica decisamente più imponente rispetto a quella dell’attaccante polacco).

Heatmap a confronto
Heatmap a confronto

LA CURIOSITÀ:. Nella storia di Pescara-Napoli, le uniche due vittorie degli abruzzesi contro i partenopei sono arrivate in casa e in tre delle sei sfide all’Adriatico nella massima serie i padroni di casa sono sempre riusciti a mantenere inviolata la porta.

Posizioni medie a confronto
Posizioni medie a confronto

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