Il Napoli formato trasferta fa brillare gli occhi: i numeri del ruolino di marcia degli uomini di Sarri

Vittoria di misura: una frase che ha caratterizzato le due pretendenti al titolo nella giornata numero 29 della Serie A. Differenze di estremo rilievo? Non ce ne sono: 1-0 della Juventus contro il Sassuolo e 0-1 del Napoli a Palermo. Dati alla mano la situazione è rimasta invariata. Naturalmente, qualora ne servisse un’ulteriore prova, con due argentini al comando delle operazioni: Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. La forza del Napoli però è incrementata anche dallo straordinario score lontano dallo stadio San Paolo e la sfida di Palermo ne è stata una riprova.

FORMATO TRASFERTA – Si pensi che l’inizio non era stato neanche dei più promettenti: la prima giornata del campionato in corso fu proprio una trasferta, sconfitta in casa del Sassuolo. La situazione non è migliorata nemmeno nelle successive partite fuori casa, nelle quali il Napoli riuscì a racimolare la miseria di soli due punti contro Empoli e Carpi. La svolta? In uno stadio storico, il San Siro di Milano, quando Insigne e compagni rifilarono quattro gol al Milan, lo scorso 4 ottobre.

La sfida del Meazza è stata il turning point della stagione azzurra lontana da casa: da quel momento sette vittorie, due pareggi e solo due sconfitte, per un totale di ventitré punti. Se il Napoli è tutt’ora a tre punti dalla Vecchia Signora in piena lotta per lo scudetto con nove partite ancora da giocare, il merito è anche dei risultati ottenuti lontano dall’impianto di Fuorigrotta.

Il segreto di Pulcinella è ormai noto ai molti: la compagine di Sarri ha una consapevolezza dei propri mezzi e del proprio gioco davvero notevoli, tali da sopperire a molteplici difficoltà. In più il popolo napoletano non ha mai fatto mancare, neppure in trasferta, il sostegno per i propri beniamini: da questo punto di vista il tifo, l’attaccamento, il calore e la passione sono qualità che sono difficilmente riscontrabili nel resto del Paese. Con la vittoria in quel di Palermo il Napoli sfata anche il tabù Novellino, tecnico che non aveva mai perso contro i partenopei; grazie a questo successo dunque le speranze di quel sogno impronunciabile continuano ad essere presenti.

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L’imperativo sarebbe quello di restare con i piedi saldamente piantati a terra, ma, si sa, per il tifoso partenopeo il sogno è sempre presente; e poco importa che non si tratti dello stadio San Paolo: quando si intonano le note di “un giorno all’improvviso” basta chiudere gli occhi, assaporare il momento e sarà come sentirsi a casa. Sempre.

Francesco Vassura

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