Il Roma – Napoli, l’obbligo morale è blindare Sarri: ora l’ultima parola spetta a De Laurentiis

Quando si ha la fortuna di trovare un tecnico come Maurizio Sarri non bisogna farselo scappare. Il toscano di Figline Valdarno ha dimostrato, numeri alla mano, quanto sia stato bravo alla sua prima esperienza alla
guida di una squadra che al termine della scorsa stagione era delusa e sull’orlo di una crisi di nervi per ciò che non si era riusciti a fare con Benitez ai posti di comando. Ad inizio giugno Aurelio De Laurentiis, dopo aver sondato il terreno per vari allenatori, ebbe la brillante idea di chiamare alla sua corte l’uomo dei miracoli empolesi poco prima corteggiato da Milan e Roma. Ci mise una settimana a fargli firmare il contratto perché volle decidere alcuni punti. Naturalmente Maurizio, pur di vivere le emozioni di una big, accettò volentieri l’offerta del produttore cinematografico.

In tanti lo davano per spacciato addirittura dopo la partita con la Juventus al San Paolo. Dopo le prime tre giornate, però, Sarri diede la svolta cambiando modulo e mettendo in pratica un lavoro tattico incredibile. Risultato? Il Napoli ha mostrato il più bel calcio della serie A conquistando il titolo d’inverno e rimanendo in vetta alla classifica per sette turni. Da un paio di giornate non è più lassù, anche per colpa di episodi poco fortunati. Ma i tre punti di distanza dalla Juventus non sono incolmabili. Ci sono ancora tutte le carte in regola per poter lottare assieme ai bianconeri per il titolo finale.

UN SEGNALE POSITIVO. Aurelio De Laurentiis, parlando a margine della riunione di Lega della scorsa settimana, disse che decideva lui quando rinnovare il contratto a Sarri. «Ci sono quattro opzioni e c’è un limite
di tempo»,
ammise. Nessuno vuole andare a sindacare le scelte del presidente, però, il sor Maurizio deve sentirsi già cautelato per ciò che ha fatto vedere da luglio fino ad oggi. Prima di tutto ha ridato lustro ad una rosa ormai distrutta sotto tutti i punti di vista. Calciatori ormai pronti a scappare sono rimasti diventando ancora più forti. Oggi ci sono giocatori come Koulibaly, Albiol, Jorginho, Hamsik, Callejon e Higuaìn che hanno ritrovato la voglia di giocare al calcio. E che calcio. Il loro valore è schizzato alle stelle e non c’è prezzo che tenga per acquistarli. E che dire della pace fatta con i tifosi napoletani. Allo stadio non ci andava nessuno nelle prime gare. Dalla Lazio in poi ogni partita viene vista da almeno trentamila supporter. Le emozioni europee, poi, sono state uniche. E per come stanno le cose, si dovrebbe tranquillamente arrivare in Champions League direttamente. Se poi dovesse succedere quello che tutti i tifosi sognano, allora sarebbe il massimo. Già attualmente, però, Sarri si è meritato il rinnovo sul campo. Chissà se DeLa provvederà a farlo a fine aprile o se nei prossimi giorni si attiverà per assicurargli un lungo futuro in azzurro. Magari proponendogli un aumento di stipendio sostanziale. Non ai livelli di Benitez e Mazzarri ma anche la metà andrebbe bene…

Salvatore Caiazza per Il Roma

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