Napoli e la trappola Chievo, una prova di carattere ed intensità con un avversario da sempre ostico agli azzurri

Quindici partite, otto vittorie, sei sconfitte ed un solo pareggio. Numeri che attestano la difficoltà, parziale, del Napoli nell’affrontare il Chievo Verona da quando azzurri e clivensi si sono ritrovati nella massima serie. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport in edicola quest’oggi, gli azzurri hanno sempre incontrato difficoltà quando si sono ritrovati al cospetto la compagine veronese. Poco importa se al San Paolo o al Bentegodi: il Chievo è, dalla stagione 2008/2009, uno spauracchio che ha sempre, o quasi, tolto punti fondamentali agli azzurri.

Già, quasi, perché fatta eccezione per l’annata 2009/10, quando il Napoli di Quagliarella, Hamsik, Lavezzi e Denis riuscì ad ottenere bottino pieno contro la compagine scaligera, mai i partenopei sono riusciti a ripetersi. L’occasione, sabato sera, sarà quella ideale per sfatare l’ennesimo tabù stagionale: Sarri, dopo il successo dell’andata firmato dalla prodezza di Higuain su assist di Ghoulam, può ottenere il secondo successo contro la truppa di Maran, che può significare, seppur momentaneamente, l’aggancio alla vetta in attesa della trasferta di Bergamo della Juventus.

Nelle ultime cinque sfide al San Paolo il Napoli ha conquistato tre successi, un pareggio ed una sconfitta contro la squadra di Verona: fu Maxi Lopez a punire gli azzurri lo scorso anno, con gli azzurri di Benitez che probabilmente avevano ancora in cuor loro la cocente eliminazione dalla Champions League subita per mano del Bilbao. Tuttavia, dopo quella sfida del settembre scorso, sono arrivate due affermazioni consecutive che hanno rilanciato il Napoli verso i propri obiettivi: come si suol dire, non c’è due senza tre.

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