Napoli, da Torino a Firenze: il miglior risultato nel momento peggiore

Non è certo tutto oro quel che luccica nel periodo del Napoli di Maurizio Sarri, che approcciava la trasferta di Firenze nel peggior stato psico-fisico possibile. Il cosiddetto ciclo di ferro ha di fatto scoperto il famoso vaso di Pandora che da vede il Napoli in difficoltà quando gli impegni ravvicinati e, tutti di un determinato livello come in questo caso, mettono in evidenza le lacune strutturali di una squadra che non ha nei ricambi giocatori all’altezza dei titolari. La gara del Franchi arrivava come tappa ultima di una cinquina di gare difficilissime, nelle quali mantenere sempre alta la concentrazione e dare il massimo in quanto a dispendio di energie fisiche.

Nel momento peggiore dal punto di vista psicologico soprattutto, dopo le sconfitte di Torino e Villarreal ed i pareggi casalinghi contro Milan ed ancora gli spagnoli (complici anche una serie di episodi non favorevoli), il Napoli trova un risultato che consente di guardare al futuro con maggiore fiducia. Il pareggio, come confermato da Reina a fine gara, è un punto assolutamente guadagnato, con gli episodi che per la prima volta non hanno girato le spalle ai partenopei, anzi: le due traverse, di Kalinic e Tello, gridano vendetta per la compagine gigliata, che recrimina per le innumerevoli occasioni avute nel primo tempo. Certo, anche la squadra di Sarri, nella ripresa, ha sfiorato soprattutto in un’occasione doppia, il vantaggio, ma ai punti, sinceramente, la compagine di Sousa avrebbe meritato qualcosa in più.

Un aspetto che, uscendo dal Franchi, potrebbe permettere al Napoli di tornare a guardare a testa alta verso le prossime gare. Uscendo dalle quattro sfide precedenti, infatti, la sensazione era quella di abbandonare il terreno di gioco senza qualcosa con sé, mentre stasera il pareggio conforta per spirito di sacrificio e classifica. Certo, la Juventus è scappata, seppur di poco, ma tenere a distanza il ritorno della Roma e la Fiorentina per la seconda piazza, di certo non è un punto da buttar via. Adesso, finalmente una boccata di ossigeno, che permetterà agli azzurri di ricaricare le batterie e guardare con rinnovata fiducia e tranquillità alle sfide contro Chievo, Palermo e Genoa. Il meglio deve ancora venire…

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