Col Villarreal ricordi agrodolci nel segno di Hamsik: il Napoli dovrà ripartire da quei sorrisi “Champions”

Dal Villarreal al Villarreal. Nella storia recente del Napoli, il match col Sottomarino Giallo è ormai quasi alla stregua di un classico. Sei sfide con gli spagnoli, spettacolo e tante emozioni. Certo, tutti ricorderanno con tristezza la serata di ieri al San Paolo, perché ancora una volta il Napoli è caduto e perché il periodo è assolutamente negativo ma anche dalle sconfitte, le grandi squadre, possono trovare gli stimoli per ripartire. 

Non proprio fortunati gli azzurri nei sei confronti, in questi anni, tra andata e ritorno, contro il Sottomarino Giallo. Eliminati dall’Europa League in questa stagione ma anche nel 2010-2011, quando Nilmar e Giuseppe Rossi, allora idolo del Madrigal, fecero fuori gli uomini di Walter Mazzarri. In Spagna, in quella stagione, il Villarreal si sedeva al tavolo delle grandi, sfidando senza paura e timore le grandi di sempre Barcellona e Real Madrid. Quella notte ci fu anche una delle dimostrazioni più belle e divertenti del calore dei tifosi partenopei: la balaustra che sorreggeva lo spicchio di tifosi azzurri al Madrigal crollò dopo il vantaggio azzurro. Nessuno poteva immaginare che da lì sarebbero partiti, con costanza, i viaggi europei del Napoli e i successi dell’era De Laurentiis.

Si, perché il Napoli in Europa ci va anche l’anno dopo, in quella dei grandi, in Champions League. Manco a dirlo girone di ferro: i partenopei sono abbonati con la sfortuna. Bayern Monaco, Manchester City: due colossi. Poi il fantasma dell’anno prima, il Villarreal di Garrido (allora tecnico della squadra, n.d.r).  Ma stavolta si, la musica è diversa. Vittoria al San Paolo, vittoria al Madrigal e passaggio agli ottavi: arriva il Chelsea, che avrebbe poi vinto quella coppa ai danni del Bayern di Monaco, eliminando il Napoli agli ottavi.

Poi stagione 2015/2016: sconfitta all’andata, pareggio al ritorno. La stessa situazione del duemiladieci, ma quella volta l’andata si giocò tra le mura amiche e finì senza reti. Poche costanti contro gli spagnoli, una sola certezza: Marek Hamsik. Il capitano azzurro, il fiero condottiero di Mazzarri prima e di Sarri poi, ha realizzato la sua quarta rete contro Soldado e compagni: bestia nera è dir poco. Quattro reti totali, una più bella dell’altra. Due potenzialmente pesanti: il vantaggio nel 2010, ma finì con una sconfitta e conseguente eliminazione; il vantaggio di ieri sera, con la gara che ha poi visto trionfare, grazie alla vittoria dell’andata, i ragazzi di Marcelino. Poi due gioie da “Champions”, è il caso di dire: rete all’andata e al ritorno nella Champions League 2011/2012, accompagnando il Napoli per mano a scrivere pagine importanti di storia nella massima competizione continentale. Corsi e ricorsi storici, si diceva. Alcuni tristi, altri incredibilmente belli ed emozionanti. Alla fine dalle situazioni difficili va tirato fuori il meglio. Ed è un bene ricordare quei due gol di Hamsik che regalarono sorrisi e sensazioni indescrivibili: è da lì che, da quest’oggi, dovrà ripartire il Napoli per guardare al campionato con occhi diversi.

Gennaro Donnarumma
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