Higuain: “Sarri come un padre: ecco come mi ha fatto crescere. Cerco di aiutare la squadra anche se non segno”

“Sarri è come mio padre. Sottolinea principalmente i miei lati negativi: mi ha detto subito ciò che pensava di me, nel bene e nel male. In fondo crescere è imparare dagli errori”: musica e parole di Gonzalo Higuain. L’attaccante argentino ha concesso una bella intervista al magazine Undici, gazzetta.it ne riporta alcuni stralci.

“Sarri mi ha trasmesso tutta la sua fiducia. Apprezzo il suo essere un uomo onesto a cui piace giocare un bel calcio. Non penso di poter cambiare da un giorno all’altro. Ho un carattere forte, perché mi piace sempre vincere. Se reagisco in certe maniere dipende solo da questo, gioco sempre per vincere. Da piccolino ero già abituato al calcio, al clima della partita. La mia aspirazione massima era fare il calciatore. A Napoli mi trovo molto bene, sono felicissimo dell’amore che mi hanno dimostrato tutti e spero di godermi al massimo il tempo in cui resterò qui. Il presidente ha fatto un grande sforzo per avermi”. 

“Cosa deve fare un attaccante moderno? Aiutare la squadra a vincere le partite. Ovviamente non si può fare sempre gol. Il calcio in tv? Solo se c’è una partita interessantissima e divertente. Altrimenti provo a fare altre cose, anche per non stare sempre con la testa nel calcio”. Idee chiarissime per Gonzalo Higuain.

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