Il sapore di una coppa assaporata spesso negli ultimi anni. Lo sfizio di colpire ancora i nerazzurri che in campionato sono stati da poco sorpassati allo spirare del girone di andata. Mancini che a Napoli non è mai troppo fortunato e bravo da portare a casa il risultato pieno. Sarri che vorrebbe vincerle tutte ed il gioco è fatto. Una sfida mai banale quella di scena al San Paolo valevole per i quarti di finale di Coppa Italia.
Sfida secca, senza possibilità di ribattere ma solo con la consapevolezza di dover restituire colpo a colpo, seppur con le seconde linee. Sceglie Strinic e Mertens a sinistra il mister partenopeo. Kongodbia rispolverato per Mancini che schiera anche Jesus di fianco a Miranda nella linea davanti ad uno strepitoso Handanovic.
Se l’Inter nel primo tempo rimane inviolata il merito è proprio del portiere sloveno. Non che il Napoli faccia tantissimo per segnare, ma con qualche conclusione dalla distanza saggia la prontezza del numero uno nerazzurro. L’Inter risponde colpo su colpo pressando il Napoli seppur rimanendo rintanata nella propria area.
L’impressione è che Mancini sia venuto a pareggiarla al San Paolo sperando in un colpo dei suoi uomini più rappresentativi lì davanti. Ljajić e Jovetic cantano uno spartito che tra gli uomini di Mancini si sente poco. Ottima la tecnica di base dei due seppur spesso siano discontinui ed alle volte evanescenti.
Ed è proprio lì che l’Inter vince il match. Napoli sfortunato nei cambi con Gabbiadini ancora non completamente a suo agio nel ruolo di prima punta. Si fa male David Lopez colpito da una gomitata (involontaria?) di Perišić e Sarri, senza Chalobah ed avendo già sostituito Allan con Hamsik, deve schierare Jorginho e Valdifiori insieme.
Perde peso a centrocampo il Napoli ed è proprio lì che perde la partita. Pallone smarrito a centrocampo e Jovetic piazza il colpo da fuori area senza che Reina possa neanche accennare l’intervento. Nervoso il Napoli, si riversa in attacco e subisce il raddoppio con il più classico dei contropiedi. Manuale del calcio e l’Inter lo conosce alla perfezione. Chiude lo stadio San Paolo per la Coppa Italia, chiude tra i cori estasiati dei tifosi azzurri in piena sintonia con la squadra, anche nella sconfitta.
Antonio Picarelli
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