Sarri fiuta il tranello e corre ai ripari. Il match con il Toro è un’altra prova di maturità

“Non vorrei incappare nella classica partita dopo la sosta in cui per alzare i ritmi servono 60 minuti. Bisogna andare forte sin dall’inizio”: non è andato tanto per il sottile Maurizio Sarri in conferenza stampa. Il tecnico, dopo aver messo tutti sull’avviso – “Il Torino può far male a chiunque, ha un ottimo possesso palla” – ha espresso apertamente il suo timore più grande; dovuto soprattutto al fatto che la pausa natalizia è troppo lunga: “L’anomalia è il regolamento, una sosta di 17 giorni è ingestibile da un punto di vista fisico”.

TRANELLO E PRECAUZIONE – E allora il Napoli sarà chiamato, domani sera, ad un’altra prova di maturità. Dimostrare cioè che questi 17 giorni non hanno minato la sua prorompente forza, sia dal punto di vista fisico – aspetto che, come detto, maggiormente preoccupa il tecnico – sia dal punto di vista mentale. E allora, contro il Torino, se le gambe non gireranno come si deve, il Napoli dovrà andare soprattutto di testa, scegliendo il momento più adatto a colpire i granata e quello in cui sarà meglio tener botta. Il tranello è dietro l’angolo, si cela con livore tra le pieghe di una vacanza troppo lunga, Sarri lo sa e ha impugnato l’ascia per combattere il pericolo: tutti in ritiro stasera, giusto tenere altissima la concentrazione.

VALDIFIORI, TOCCA A TE – Nessuna novità dal punto di vista della formazione, fatta eccezione per Mirko Valdifiori, che prenderà il posto di Jorginho, squalificato dopo l’espulsione ricevuta a Bergamo. Reina tra i pali dunque, con Hysaj a destra e Ghoulam a sinistra; Albiol e Koulibaly i centrali, anche se Chiriches ora gode di maggiore considerazione: “Sta crescendo tanto”, ha detto Sarri in conferenza. A centrocampo Allan, Valdifiori e Hamsik, mentre in attacco Insigne e Callejon faranno da apripista ad Higuain.

Vincenzo Balzano 

Twitter: @VinBalzano

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