Una solidissima difesa in tutti i suoi interpreti, lontana parente dei passati reparti arretrati

Il Napoli, contro il Palermo, inanella la quinta vittoria consecutiva in campionato, ancora una volta grazie ad un attacco straordinario e ad una difesa solidissima. Il muro azzurro, dopo alcuni intoppi ad inizio stagione, sta diventando una vera e propria garanzia e continua a dare la sensazione di non rischiare mai di prendere goal. Questa sera la rodata coppia centrale Raul Albiol-Koulibaly ha riposato a discapito del francese naturalizzato senegalese, sostituito al meglio da Vlad Chiriches; il capitano della Nazionale rumena se l’è cavata egregiamente al fianco dello spagnolo, mettendo in campo tutta la sua esperienza e voglia di far bene proponendosi positivamente anche in attacco.

Proprio la qualità nel rendimento di tutti i difensori centrali è da sottolineare come nota lietissima rispetto alle passate stagioni; Benitez, infatti, non era mai riuscito a trovare la giusta quadratura del cerchio e le rotazioni dei giocatori provocavano sempre prestazioni disastrose del reparto arretrato minando il risultato finale, con Sarri invece è emersa una grande costanza tra i tre principali baluardi centrali.

Pepe Reina si sta trasformando in uno spettatore non pagante di tutte le partite, non gli sono concesse nemmeno le uscite su cross visto che anche i terzini Ghoulam Hysaj non lasciano agli avversari spazi per andare sul fondo. Con questa difesa, e l’aiuto anche da parte del centrocampo, non si ha mai l’impressione di perdere la partita o di incappare in un qualsiasi tipo di errore ed anche quando il goal da parte degli attaccanti tarda ad arrivare tutta la squadra riesce a mantenere la concentrazione.

“La miglior difesa è l’attacco” dice il detto, ma se il reparto arretrato azzurro è questo allora “la miglior difesa… è la difesa”.

 

Emanuele Catone

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